Affido
le lacrime al vento
di
Maurizio Bianco
Casa
Editrice KIMERIK
Narrativa
Pagg.
162
ISBN
978-88-9375-158-2
Prezzo
Euro 16,00
Il
nuovo romanzo di Maurizio Bianco “Affido
le lacrime al vento”,
edito dalla casa editrice Kimerik, è un romanzo che parla di
sentimenti e difficili relazioni sentimentali che il protagonista
instaura con due donne.
La
storia tratta problemi di coppia, visti come problematica sociale che
vanno, però, al di là di certi preconcetti
stereotipati. È una lettura che arricchisce l'animo umano e,
forse, fa comprendere alcune questioni in maniera diversa e con punti
di vista ben articolati.
I
tre protagonisti formano un triangolo
di
difficile gestione che pone su piani differenti chi è più
coinvolto rispetto a chi è più semplicemente amato; c’è
una sorta di lotta per la supremazia per dimostrare chi è
il più potente tra il dominato e il dominatore.
Il
triangolo è composto da Maximilian,
un pittore sempre in contrasto con la realtà in cui vive,
Carol,
la sua donna, una persona impetuosa e decisa, e Katiuscia,
una rock star che torna dopo aver scombussolato in passato
l’esistenza del pittore, alla quale quest'ultimo resta comunque
legato da un filo sottile, quasi maniacale. Così, come in ogni
relazione del genere, tutto diventa complicato, innescando gelosie
quasi ingestibili.
Si
genera un triangolo amoroso contrastante che finisce col trascinare i
tre, tra gelosie e rivolte, verso diversi destini. Tuttavia alla
fine, in maniera tragica ed imprevista, Maximilian arriverà a
scoprire l’amore e sentirlo come la più alta forma per
conoscere se stessi.
Il
difficile rapporto tra il pittore e la cantante Katiuscia esprime
conflitti sia tra loro sia col mondo che li circonda, mentre Carol,
che è una studentessa, ma anche modella, è un po' la
loro coscienza.
L'Autore
vuole criticare e condannare l'attuale forma di consumismo sessuale
che ha messo radici nella nostra società. Infatti di questi
tempi sembra che il sesso non sia più merce rara e la maggior
parte degli individui crede che l’unico modo d'amare stia
esclusivamente nelle performance sessuali, senza alcun
coinvolgimento sentimentale. Ma in effetti il vero amore è
quello che resta, al di là del semplice sesso, e di ciò
il protagonista ne è ben consapevole; soltanto
l’intimità, il contatto fisico, l’affetto, il dono
di sé, la mancanza di egoismo, la fantasia... possono
rendere un rapporto d'amore indimenticabile che duri nel tempo.
Maximilian,
con la sensibilità dell'artista-pittore, è il solo a
capire tutto questo, poiché riesce a trasportare su tele i
propri conflitti, creando opere di valore, e ciò gli permette
di percepire dentro di sé l’anormalità del
mondo. Da vero artista riesce a percepire e prevenire
sensazioni reali prima di tanti altri. Egli ama disperatamente e
l’amore che prova è autentico, in quanto ne
riassume tutti gli aspetti, come il piacere dell'Eros e l'impulso ad
amare, come l'amore e l'amicizia verso il prossimo, aprendo così
la via anche ad ogni speranza.
Il
triangolo diventa sempre più complicato, con aspirazioni
differenti, con sofferenze che sviliscono l’anima, ritorsioni,
ossessioni e modi di fare in contrasto a volte persino con il
pensiero dei protagonisti.
L’amore
di
cui ci parla Maurizio Bianco in questo libro
diventa
ossessione,
ma è anche espressione profonda di chi lo vive e, se
considerato con attenzione, porta a conoscere sino in fondo ciò
che si è, e quello che si vorrebbe essere.vLeggendo e
rileggendo il romanzo di Maurizio ho colto anche un altro aspetto e
cioè quello dell'indecisione umana, quando sopravviene una
forza misteriosa verso la conquista dell'Amore e non solo,
quando dentro una persona si crea un dualismo che gli rende difficile
la scelta, in qualsiasi ambito della vita umana.
In
effetti, anche se in modo diverso, Maximilian ama le due donne, ne
viene attratto con emozioni e sentimenti distinti, non sa con
chi stare, chi scegliere e alla fine – come al solito, ironia
della sorte – è sempre il destino, la vita, a
scegliere per noi ed a volte, purtroppo, lo fa in maniera
drammatica, come appunto succede in questa storia.
“Affido
le lacrime al vento”
- come potrebbe sembrare - non è unicamente un semplice
racconto di una tresca d'amore banale e scontata, in quanto la storia
– con il suo evolversi e con precise valutazioni psicologiche -
va ad intrecciarsi con altre interessanti problematiche, quali
il sempre attualissimo e denigrante problema della droga ed un
passato relativo agli anni di piombo.
Katiuscia,
la rock star, è una figlia adottiva con un trascorso non
facile. Sin da piccola – se pure inconsciamente - vive il senso
dell'abbandono da parte dei genitori naturali e respinge la
voglia di amare ed essere amata da altre persone. Ciò la porta
a vivere una vita complessa, a farsi male da sola, respingendo ogni
aiuto per il proprio bene, ma accettando quello di persone subdole e
ciniche; infatti, ad un certo punto della sua vita, viene attratta
dalle luci della ribalta che non sempre, però, sono così
splendenti come potrebbero sembrare ai non addetti ai lavori.
Lei
se ne fa coinvolgere, idolatrata ed illusa anche da chi le sta vicino
e la consiglia in modo egoistico. Si lascia sedurre e coinvolgere dal
successo; ma tanti artisti, per stare al passo con il frenetico ritmo
della vita che conducono, spesso vivono in modo disordinato,
quasi alienante, per cui prima o poi sono portati a far uso di
qualcosa di non legale, come quello delle droghe... e ciò vale
anche per la nostra protagonista Katiuscia.
Inoltre
il romanzo assume a tratti anche una forma di mistery
che
dà ulteriore interesse alla storia. Infatti
il pittore Maximilian ogni notte vive un incubo, durante il quale
vede un uomo nero senza volto che lo perseguita, ma non riesce ad
identificarlo né a giustificare questa misteriosa
presenza, sino a quando - scavando nei ricordi di adolescente –
ritornano alla mente alcuni dettagli ed allora le tessere del
puzzle si ricompongono e ciò che era passato si integra
drammaticamente con il suo presente.
Infine
nella ricerca psicologica dei vari personaggi, non passa inosservato
la vita che un artista può vivere. Nel mondo dell'arte non
tutti hanno la fortuna di eccellere. A volte forse – per vari
motivi che è facile immaginare – sono sempre i peggiori
ad essere osannati, mentre i migliori spesso restano dietro le
quinte e magari solo il tempo e la storia può rendere
loro merito. E questa condizione viene spesso tratteggiata da
Maurizio Bianco durante lo sviluppo della trama.
Cosa
dire del finale della storia? Come si conclude la vicenda narrata da
Maurizio?
Posso
soltanto dire che è estremamente coinvolgente dal punto di
vista emozionale.
È
l'unica soluzione alla quale lo sviluppo della trama può
portare. Altro non vi dico!... d'accordo che non è un giallo,
da sapere alla fine chi è il colpevole, ma ogni finale di un
romanzo ha il proprio fascino.
Bene,
come si può capire, il romanzo “Affido
le lacrime al vento” è
una storia ricca di spunti interessanti ed affascinanti, scritto con
stile semplice, piacevole e scorrevole, con ritmo incalzante che
invoglia il lettore, alla fine di ogni capitolo, a proseguire la
lettura per la curiosità di sapere cosa succede
successivamente ai vari protagonisti.
“Affido
le lacrime al vento” …nel
titolo
è condensata tutta l'attuale metafora della vita!
Le
lacrime versate per dolori, odio, angosce, paure, disfatte, amori non
corrisposti, si vorrebbero gettar via, affidarle al vento perché
possa portarle via!
Questo
è in ultima analisi il senso del romanzo di Maurizio Bianco!
Maurizio
Bianco nasce a
Napoli nel 1962.
È
scrittore, pittore, musicista, promotore di nuovi autori e di corsi
di scrittura creativa. Proviene da una famiglia di
musicisti jazz. Infatti il papà ha
la passione per la poesia, le sorelle una predisposizione per il
disegno ed i suoi fratelli sono bravi nel campo musicale.
Si
trasferisce a Milano con la famiglia, si laurea in Biologia, ma ciò
non lo allontana dalla formazione e passione umanistica.
Nei
primi anni '90 segue dei Corsi di scrittura creativa in Via
Conservatorio a Milano e comincia a scrivere dei racconti per
riviste letterarie.
Finalista
in concorsi indetti da vari Enti ed Associazioni letterarie, lo
portano a conoscere Alberto Bevilacqua che lo stimola a
scrivere e al quale poi ha dedicato il suo primo libro “Trilogy”
nel 2004, un misto tra prosa e poesia. Riceve un discreto
successo con il suo primo romanzo”Emozioni”
nel 2002 che vende qualche migliaia di copie.
Tra
i diversi racconti premiati, il più recente è l’ebook
Strani
Amori,
finalista al premio internazionale Jacques Prevert 2014 organizzato
dal Club
degli Autori.
Negli
ultimi 10 anni tiene Corsi di Scrittura creativa, formando diversi
allievi che poi a loro volta hanno pubblicato dei propri testi.
Nel
2006 esce il romanzo
“Poesia d'ottobre”
che è un'attenta analisi del periodo degli anni di piombo,
misto ad un profondo aspetto poetico.
Anche
questo libro vende diverse migliaia di copie... oh, come ci siamo
arricchiti!
Lo
scorso anno ha ottenuto un posto di finalista al Concorso di Arese
sull'Alfa Romeo in memoria di uno studente.
Ed
infine arriviamo ad oggi, con la pubblicazione da parte della Casa
Editrice KIMERIK del suo ultimo romanzo “Affido
le lacrime al vento”.
Giuseppe
Gambini
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