Le
cure domestiche –
Marilynne Robinson – Einaudi – Pagg. 199 – ISBN
9788806180034
- Euro 18,50
Supererò
le correnti gravitazionali …
Il
concetto di cura è l’anima di questo romanzo che
racconta di lutti, di suicidi, di abbandoni e di partenze. Due
bambine, Ruth,la voce narrante ormai adulta e Lucille sua sorella,
vengono riportate al luogo di origine, la casa materna, dalla loro
madre e lì lasciate prima del suo suicidio. Si prendono
appunto cura di loro dapprima la nonna, poi le due cognate della
stessa e infine la zia Sylvie. È lei che se ne cura ma lo fa
secondo dei parametri poco ortodossi suscitando l’attenzione
della comunità che si arroga il diritto stesso di cura per
preservare probabilmente una parvenza di normalità. Ma cosa
c’è di normale a Fingerbone, “posto inverosimile”
sospeso tra le acque di un lago traditore e un cielo che soffia
afflati misteriosi e potenti capaci di scuotere e scardinare e
uccidere quanto l’elemento liquido se si tramuta in piena
alluvionale? Qui è stata edificata la casa della nonna,
custode del tempo che fu, destinata a resistere agli elementi, ai
lutti, ai passaggi delle piccole entità umane che di volta in
volta ospita; è una costruzione anomala, pare ergersi su un
colle, galleggiare quasi, farsi attraversare dall’aria. È
l’ordine nell’apparente disordine fin quando l’economia
domestica di Sylvie non sovverte le parti, il caos entra in casa in
accumulazione compulsiva, in disfacimento decadente, in catastrofe
sociale e l’ordine delle cose va ricercato altrove, fuori, al
buio, su un ponte sospeso sopra le acque del lago, nei ruderi di
abitazioni sventrate da altre alluvioni o forse semplicemente in se
stessi senza orpelli, senza sovrastrutture, senza convenzioni, senza
apparenze e perfino senza la stessa abitazione.
Romanzo
d’esordio di una delle voci più acclamate della
letteratura americana, considerato dal Guardian uno fra i cento
migliori romanzi di tutti i tempi, dietro una storia di abbandono e
di attesa consegna al lettore il sentimento della disgregazione delle
famiglie, la potenza delle scelte individuali, le ferite della vita,
il sentimento dell’assenza e dell’attesa che lo
accompagna.
Da
leggere assolutamente.
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