Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
 

  Letteratura  »  In caso di disgrazia, di Georges Simenon, edito da Adelphi e recensito da Siti 19/03/2018
 

In caso di disgrazia - Georges Simenon - Adelphi – Pagg. 179 – ISBN 9788845916267 – Euro 18,00



Scritto a Cannes nel 1955 , pubblicato l’anno successivo e nel 1958 portato sullo schermo, in Italia anche censurato. È un romanzo atipico rispetto agli schemi abituali di Simenon, si tratta in sostanza di una sorta di diario privato che l’avvocato Gobillot, uno dei più celebri di Parigi, tiene dai primi di novembre al giorno di Santo Stefano. Lo scrive appunto in caso di disgrazia come se stesse istruendo, stavolta, la sua pratica personale e la scrittura è improntata allo stile caratteristico di tale linguaggio. In sostanza, ripercorrendo la sua vita e la brillante scalata sociale, priva di etica ed alimentata da un certo arrivismo, ci parla dello sconvolgimento che la sua stessa esistenza subisce in seguito all’incontro fortuito con la giovane Yvette. È un susseguirsi di udienze, impegni di lavoro, cene di rappresentanza organizzate dalla moglie e nei ritagli di tempo gli indispensabili incontri con la ragazza che presto si trova a difendersi dalla presenza invadente del suo ex. In realtà questo aspetto è volutamente enigmatico e su di esso, le vere intenzioni di Yvette, probabilmente si gioca l’interesse dell’intero scritto. La parte che avrebbe dovuto restituirci l’intima essenza del caro avvocato mi è parsa, purtroppo, mal gestita o forse disturbante per lo stesso ritratto che ne vien fuori. È comunque un personaggio negativo che non si imprime come altri personaggi del belga probabilmente perché, nonostante l’epilogo, cade in piedi mantenendo il suo ruolo di canaglia che difende le canaglie. A suo modo è comunque anch’egli un vinto ma, come dire, ne vien fuori imbattuto. Canaglia!


Siti

 
©2006 ArteInsieme, « 014031981 »