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  Letteratura  »  Gil Scott-Heron. Il Bob Dylan nero, di Antonio Bacciocchi, edito da Vololibero e recensito da Katia Ciarrocchi 17/05/2018
 

Gil Scott-Heron. Il Bob Dylan nero – Antonio Bacciocchi – Vololibero – Pagg. 144 – ISBN  9788897637950 - Euro 16,50




Io credo nelle mie convinzioni, sono stato condannato per ciò in cui credo”.
Una vera è propria perla questo tributo a Gil Scott- Heron.
Devo ammettere la mia ignoranza, conoscevo Gil Scott-Heron di “sfuggita”, (passatemi il termine), ma solo nel mentre leggevo il libro di Antonio Bacciocchi “Gil Scott-Heron. Il Bob Dylan nero” edito VoloLibero ho scoperto un mondo…
Gil Scott-Heron, nasce come scrittore, poeta solo con il tempo si avvicina anche alla musica, un artista a 360 gradi, ma non solo… 
militante politico e sociale, antesignano del rap e fautore di un sound sfuggevole a ogni definizione, tra jazz-soul-funky-blues e spoken word, Gil Scott-Heron è la grande anima della black music.
Antonio Bacciocchi ripercorre la vita, la formazione e la carriera dell’artista dall’esordio al declino facendoci conoscere oltre alla parte artistica anche l’uomo con tutta la sua forza e le sue fragilità, una vita segnata da adusi di ogni tipo. Dalla difficile infanzia fino alla presa di coscienza politica/sociale di quegli anni, dal debutto come romanziere al primo approccio musicale ripercorrendo man mano gli incontri che hanno avuto un’influenza fondamentale quale quello di Langston Hughes a tutta la sua produzione artistica.
Un uomo che ha anticipato i tempi riuscendo a fare rivoluzione con la sua musica e le parole.
Suzanne Moore, blogger dell’autorevole The Guardian, all’indomani della scomparsa di Scott-Heron, pose all’attenzione dei lettori proprio questa caratteristica, la capacità di coniugare messaggio e ritmo: “Gil Scott-Heron era il leader di una rivoluzione che potevi ballare. La rivoluzione diventava irresistibile, una volta ascoltata”.
Consiglio vivamente Gil Scott-Heron di Antonio Bacciocchi a tutte quelle persone che vogliono conoscere meglio una realtà musicale e le sue origini, ma soprattutto a tutte quelle persone che pretendono di fare Rap senza averne la minima coscienza.
Non voglio fare un brutto riassunto di “Gil Scott-Heron. Il Bob Dylan nero”, perché sminuirei tutto il lavoro di Bacciocchi, ma soprattutto perché questo è un libro da ascoltare e come dice lo stesso Gil Scot, la musica si ascolta:

per la rima volta in condizioni ottimali
Portalo a casa.
Sbarazzati di tutte le distrazioni (perfino una lei o un lui).
Spegni il tuo cellulare.
Spegni tutto ciò che squilla o sbatte o fa rumore o fischia
Mettiti comodo.
Ascolta il tuo LP.”

Un libro che mi ha aperto mente e anima.  Un plauso immenso all’autore.


Antonio Bacciocchi. Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith, Il Senato), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui Uscito vivo dagli anni 80, Mod Generations, Paul Weller, L’uomo cangiante, Rock n Goal, Rock n Sport, Gil Scott-Heron The Bluesologist e Ray Charles- Il genio senza tempo nella collana Soul Books. Collabora con il mensile “Classic Rock”, “Il Manifesto” e con il quotidiano di Piacenza “Libertà”; è tra i giurati del Premio Tenco. Da quattordici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano.


Katia Ciarrocchi


www.liberolibro.it


 
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