Lithium
48 – Fabio Iuliano – Aurora – Pagg.
70 – ISBN 9788894808162
- Euro 7,50
Devo
essere sincera, appena mi è arrivato questo libricino non gli
avrei dato una “lira” di fiducia. La rilegatura non è
delle mie preferite, si ha la sensazione di un opuscolo ben
sviluppato, e purtroppo anche l’impaginazione non è
delle migliori. Dalla sua ha una bellissima copertina.
Quindi
inizio la lettura mal volentieri, ma mi devo ricredere!
La
storia è quella di Simone, blogger e musicista di 23 anni e
mezzo, che si racconta partendo da alcuni stralci della sua infanzia
(in realtà flash d’infanzia riferiti sempre allo stesso
periodo temporale, e cioè a quando Simone aveva cinque anni e
mezzo), fino al lavoro in Francia e al suo crac psicologico.
Quando
aveva sei anni credeva che la luna
sopra la sua testa lo
seguisse
A nove decifró l’illusione
scambiando
la magia con la realtà
e senza tornare indietro
É
così che ai fa un adulto?
Se solo sapesse ora
Ciò
che sapeva allora…
Simone
accetta un lavoro discretamente retribuito a Parigi, ed é
proprio qui in un paese straniero che Simone si sente braccato
seguito e perseguitato.
“Sono
disorientato. Non so cosa stia accadendo intorno a me. La gente che
incrocio è cambiata. Sono cambiato anche io, ma cerco di
mantenermi integro nelle mie scelte.”
La
sofferenza psico/fisica di Simone trapela da ogni parola scritta in
Lithium 48.
L’angoscia e il malessere di un crollo
psicologico così importante, quale una prima crisi psicotica
nella sua parte più feroce non é cosa facile da
descrivere, perché si rischia di cadere nel banale, e
soprattutto nel comico, e credetemi di comico non hanno nulla momenti
del genere.
La bravura, e merita un plauso grandissimo, di Fabio
Iuliano é stato nel descrivere un momento catastrofico con la
leggerezza del non sapere cosa stia realmente accadendo, sia per il
protagonista, sia per chi gli è vicino.
L’agitazione
e la tachicardia che il protagonista vive ti avvinghia l’anima,
perché chi legge ha coscienza che nulla può, diffonde a
un male tanto oscuro quando insidioso quale la bipolarità.
Un
libricino Lirhium 48 che consiglio vivamente di leggere a tutti,
perché prima o poi ci può capitare di incontrare sulla
nostra strada qualcuno che si è smarrito e che ha solo bisogno
di una mano per rialzarsi e non dell’indifferenza, che ancora
c’è, nel trattare con persone che hanno un cedimento
psicologico.
Mi
sento in gabbia, ma il problema non è tanto questo. Esistono
gabbie di ogni forma e dimensione. A forma di ufficio, a forma di
palco, persino a forma di studio televisivo. Le banche di cui parlava
Bert, lo spazzacamino. L’amico di Mary Poppins. Non abbiamo mai
dato la giusta importanza a ciò che ci facevano da piccoli:
Mery Poppins ad esempio, ci insegnava a diffidare delle banche.
Meglio spendere due penny per far mangiare piccioni, piuttosto che
far mangiare maiali.
Fabio
Iuliano è
un giornalista, musicista e insegnante di lingue. In passato ha
lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal + e ha collaborato
con l’Ansa e con il Centro (ex gruppo l’Espresso). Come
blogger, oltre ad aver seguito vari eventi sportivi internazionali,
dalle Universiadi (in Europa e in Asia) alla Race Across America, ha
condotto alcune inchieste sull’immigrazione con reportage in
Italia, Romania e Marocco. Per Aurora edizioni, casa editrice
indipendente trentina, ha già firmato New York, Andalusia del
Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla
terra del flamenco alle strade del jazz. Lithium 48 è il suo
secondo romanzo.
Katia
Ciarrocchi
www.liberolibro.it
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