La
suora giovane – Giovanni Arpino – Ponte
alle Grazie – Pagg. 131 – ISBN 9788868337322
- Euro 12,50
Incontri
inaspettati
Una
Torino grigia e immalinconita dall’inverno fa da sfondo alla
vicenda narrata in questo breve romanzo di Giovanni Arpino. Un
impiegato quarantenne e una novizia di vent’anni s’incontrano
ogni sera, da tempo, alla fermata del tram; i due si cercano pur in
assenza di parole e quando la scena degli incontri si sposta dalla
strada al pianerottolo al quarto piano di un condominio – e lì
sì che le parole diventeranno tante – finiscono per
emergere del tutto due solitudini inquiete che si chiedono aiuto a
vicenda al fine di salvare le rispettive esistenze destinate
altrimenti a concludersi molto diversamente.
Pubblicato
sul finire degli anni Cinquanta, “La suora giovane” è
un testo, scritto pressoché sotto forma di diario, che
fotografa piccoli scenari di quel decennio divisi tra città e
provincia. Molto ben caratterizzato il protagonista maschile,
Antonio, “quel niente travestito da uomo ammodo” che si
porta dietro un eterno senso di infelicità e indecisione che
gli corrode l’anima, mentre lei, Serena, la novizia prossima ai
voti, colpisce fin da subito per la lucida iniziativa che, inseguendo
semplici sogni di ragazza, condurrà a un finale inaspettato.
Particolarmente suggestivi gli scenari di Piazza Vittorio Veneto,
della Gran Madre e del Po, sapientemente ritratti tra queste pagine
nelle loro atmosfere notturne.
Davvero
una bella scoperta Giovanni Arpino, prolifico e poliedrico autore del
Novecento e vincitore del Premio Strega nel ’64. Indubbiamente
da approfondire.
Laura
Vargiu
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