I
Tarocchi Quantistici – Lukha B. Kremo –
Kipple Officina Libraria – Pagg. 160 – ISBN 9788898953899
– Euro 25,52
L’idea
dei Tarocchi Quantistici è quella di connettere la sapienza
antica, classica e medievale raccolta nei Tarocchi di Marsiglia, con
quella prettamente scientifica e astrofisica, sviluppatasi dal
Seicento in poi, in modo particolare con la scoperta novecentesca
della Meccanica Quantistica.
Non
è facile parlare di questo libro, in quanto unisce ai classici
Tarocchi la quantistica passando per il concetto si sincronicità.
Cercherò di estrapolare ciò che ho appreso io in questo
periodo di personale informazione per colmare le molte lacune in
materia quantistica e non solo.
Partiamo cercando di capire cosa
sono i concetti basilari sui Tarocchi e la fisica Quantistica.
I
Tarocchi è un insieme di simboli, immagini, colori, numeri e
nomi che celano un’antichissima pratica e arte esoterica,
assimilabile alla personalità di Ermete Trismegisto, il dio
rivelatore della verità e mediatore tra gli uomini e gli dei.
Di origine dibattuta i Tarocchi hanno il momento di forza in
epoca medioevale, quando le allegorie e i simboli venivano utilizzati
in molti settori.
La
fisica Quantistica governa le nostre vite sotto ogni campo e capire
le sue basi non è impossibile. Le sue leggi rispetto alla
fisica “comune” racchiudono misteri che devono essere
ancora decifrati. (Fabrizio Coppola, Il segreto
dell’universo)
Spiegare
la fisica quantistica non è cosa facile, quindi vi rimando al
libro di Coppola, sopra citato, che spiega l’argomento con
semplicità e comprensibile per chiunque.
I
Tarocchi Quantistici di Lunga B. Kremo, riesce a coniugare Tarocchi e
Quantistica attraverso la sincronicità di Jung, insieme al
testo troviamo anche il mazzo dei Tarocchi composto da 64 carte, con
illustrazioni spettacolari e di buona fattezza plastificata. L’autore
con i Tarocchi Quantistici
ha cercato di connettere gli archetipi dei Tarocchi classici con i
corrispettivi astrofisici, passando da base decimale a base binaria.
Jung
dedicò molto tempo alla ricerca di una teoria che potesse
collegare i fenomeni psichici con quelli fisici, e l’incontro
con la straordinaria mente speculativa di Pauli, premio Nobel per la
fisica, gli permise di elaborare, insieme a quest’ultimo, la
teoria della sincronicità: la prima spiegazione convincente
del collegamento tra fenomeni fisici agli archetipi. Ipotizzo la
sincronicità della contemporaneità di un evento
psichico è un evento esterno, che si poteva intuire come la
corrispondenza tra la domanda è la risposta simbolica delle
carte estratte dal mazzo dei tarocchi.
“Esistono
certi metodi intuitivi (i cosiddetti metodi mantici) che procedono
sostanzialmente dal fattore psichico, ma che presuppongono come ovvia
la realtà della sincronicità. (…) In tutte le
tecniche divinatorie, ossia intuitive, il metodo è basato sul
principio del nesso acasule o sincronistico. ( C.G. Jung, La
sincronicità)
La
sincronicità junghiana rappresenta ancora oggi l’unico
tentativo razionale e scientifico di spiegare logicamente la
significatività degli eventi osservati in campo in ambito
radiologico e, più in generale, mantico dando un senso anche a
molti diversi fenomeni altrimenti inspiegabili: tutta la metafisica,
la psicosomatica, la parapsicologia, il senso di antichi percorsi
iniziatici e filosofici come l’alchimia, la stessa natura
psichica e fisica del cosmo oltre i limitanti concetti di spazio e
tempo.
Un
libro dal connubio perfetto per gli appassionati della materia, ma
anche per chi si vuole avvicinare a comprendere l’arte dei
tarocchi Quantistici. Un libro che non si può spiegare se non
a concetti, ma soprattutto perché bisogna mettere in pratica
per aver delle risposte.
Katia
Ciarrocchi
www.liberolibro.it
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