Vera
– William Protti - Fara
– Pagg.
96 – ISBN 978
88 94903 40 9
- Euro 10,00
William
Protti con il racconto “ Vera” è stato scelto
dalla Giuria del Concorso Nazionale “ Narrapoetando 2018”
indetto dalla Casa Editrice Fara di Rimini alla ricerca di nuovi
talenti, classificandosi al secondo posto in graduatoria.
La
vittoria al concorso offre all’autore la pubblicazione gratuita
del suo lavoro.
Il
racconto parla di un sogno, lungo e delicato, attraversato da un
incubo.
Il
primo pensiero è andato al mondo dei sogni. Alla canzone che
per eccellenza ha portato la bellezza dei sogni alla ribalta del
nostro pianeta:
“ Penso
che un sogno così non ritorni mai più: mi dipingevo le
mani e la faccia di blu, poi d’improvviso venivo dal vento
rapito e incominciavo a volare nel celo infinito…” (
Domenico Modugno: “Volare”).
La
ricerca della bellezza nel sogno resta il filo conduttore del
racconto, una donna che incarni il femminino celato nell’anima
di chi scrive e l’immagine della donna ideale sviluppata nel
corso degli anni.
Una
sincera richiesta d’affetto tesa a colmare l’assenza di
una donna tenuta accanto.
La
solitudine come scelta di un single non copre tutte le distanze del
cuore.
L’incontro
in sogno con la donna ideale, Vera, si svolge nei luoghi del
quotidiano: Sant’Arcangelo di Romagna e dintorni, a segno della
serenità raggiunta in questo ambito frequentato con sicurezza
da tempo.
I
capitoli si susseguono docilmente sulla scorta di una scrittura
“incalzante secondo un costrutto che permette una lettura
agile.” (Massimo Parolini, giurato).
La
realtà si affaccia a debordare la serenità del
desiderio incarnato dalla figura femminile di Vera: (…) sono
catturato dalle sue mani ben curate, in particolare dalle sue unghie
ricoperte da uno smalto turchese, vivacizzato da alcune sfumature in
viola e da una miriade di brillantini, che rilucono come stelle.”
(pag.19).
La
descrizione delle unghie si potrebbe affiancare alla descrizione
della Fatina nella favola di Pinocchio accorsa in aiuto del burattino
di legno.
Diversamente
dal filone surrealistico di Bontempelli i sogni di Protti sono quasi
una realtà fruibile, profumata di desiderio, tangibile: “
(…) L’aria si fa rarefatta e cresce in me la sensazione
di trovarmi ormai in un ambiente al di fuori del modo, un luogo dove
gli unici esseri viventi siamo io e Vera.” (pag.34).
Undici
capitoli con l’aggiunta di un’Appendice e delle
Coincidenze.
Vera
è il sogno ineludibile, ineguagliabile, desiderato in tutta la
fragranza e la bellezza dell’Amore.
Stefano
Martello, componente della giuria del Premio, aggiunge il suo
graffiante scritto a questo racconto: “ Un breve riepilogo, per
legittimare – con eguale urgenza e necessità- la
posizione di chi scrive e i contenuti declinati, in questo spazio
finale dove tutto è acclarato e dove le intenzioni dell’Autore
sono state svelate nei periodi morbidi e nell’eloquio soffuso
che caratterizza le pagine appena trascorse.” (pag.87).
Al
lettore spetta l’avventura nella “ Terra di mezzo”
tra il blu e “Fantasìa”.
Vincenzo
D’Alessio
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