Ivan
– Malia Delrai – Delrai Edizioni –
ISBN 9788899960704
– Euro 19,90
Amore.
Una parola condizionante e vuota, un’illusione, nient’altro
che un legame mentale.
In
una partita a scacchi non vince chi si difende meglio, ma chi sa
dosare il giusto attacco con la giusta difesa.
I
mostri si nascondono spesso dietro maschere impostate dalla società
per essere figure positive, e la colpa non è mai della
categoria, ma della persona.
Si,
i mostri si possono amare. Si può morire per loro, si può
vivere per loro. Ci si può annullare e trascinarsi in continue
e assurde ossessioni per loro. I mostri sono quelli che ti rubano
l’anima e ti fanno sopravvivere nella speranza inutile di
poterla riavere indietro.
“Ivan
Volkov è uno dei killer più temuti della Russia per
ferocia e precisione. Lui è un Lupo di Tambov e il migliore
amico di Roman Nevskij. Non ha mai fallito un obiettivo, mai, da
quando ha conosciuto ed è diventato il braccio destro del
leader della Tambovskaja, la mafia russa di San Pietroburgo. Perciò
si trova spiazzato quando a puntargli la pistola contro il torace è
la figlia dell’uomo che dovrà uccidere e che lo sfida
con i suoi occhi da assassina: lei non è poi così
diversa da lui. A sconvolgere l’uomo è la proposta che
la ragazza gli fa: del sesso in cambio della vita. Lo sguardo di Ania
Mikhajlova sembra schernirlo e il sorriso malizioso che gli lancia lo
provoca e vuole fargli superare ogni limite. Due assassini a
confronto, anime affini, spiriti sconfitti dall’assenza di
umanità. Nessuno di loro è disposto a perdere, in una
lotta di passione e di violenza reciproca. Perché l’unico
modo che hanno per sopravvivere è uccidere, anche quando si
tratta di sentimenti.”
Ho
divorato Ivan di Malia Delrai.
Non approfondirò la trama
oltre quello riportato dalla casa editrice per promuovere il libro,
ma mi soffermerò sui tumulti che esso mi ha fatto
“vivere”.
Ivan Volkov un assassino freddo e
calcolatore, un personaggio che temi ma che allo stesso tempo
intriga, ho letto in rete di un precedente a questo libro, un Ivan
raccontato dalla voce di Roman Nevskij, e mi spiace profondamente non
averlo letto perché, forse, mi avrebbe aperto alcune finestre
che in me sono rimaste socchiuse.
Ania Mikhajlova è la
sensualità fatta persona, la stessa sensualità che usa
come arma per uccidere.
Il loro incontro: un’esplosione di
sensi, un’esplosione che sicuramente mette in tumulto la
coscienza del lettore.
In questo libro l’autrice gioca
molto sui sentimenti, usa le emozioni dei due protagonisti,
insicurezze, egocentrismo, freddezza, passione, follia, estasi
estrema e quant’altro abita l’essere umano per dare una
scossa al lettore, infatti è inevitabile che leggendo questo
libro non ci si ponga delle domande sulle proprie debolezze, sulla
propria emotività mettendosi in discussione. Ci sono
sentimenti che più delle volte nascondiamo a noi stessi, ma
dinanzi a Ivan molto viene a galla.
Malia Delrai non si vergogna
di mettersi in campo, ma soprattutto non cade mai nella volgarità,
il filo conduttore della narrazione è ossessione e rispetto, e
se ci pensiamo bene, non sono anche questi sentimenti facenti parte
dell’amore?
Ivan e Ania sono due esseri che sopravvivono,
sono entrambi rovinati da un vissuto passato e presente, entrambi non
hanno via d’uscita se non quella della morte che sembra una
liberazione, eppure l’Amore quello totale apre uno spiraglio di
luce nelle loro anime oscure.
Ivan è un libro che
coinvolge, sicuramente per la narrazione semplice e diretta, anche se
spesso si trovano delle piccole distrazioni che destabilizzano, in
alcuni passaggi le scene di sesso sono eccessive anche perché
inverosimili per momenti e luogo, sicuramente l’autrice vuole
estremizzare l’ossessione di Ania e l’incapacità
nel resistere a tante sensualità di Ivan, ma io personalmente
credo siano inopportune.
Nonostante questi piccoli appunti Ivan
è un libro che si fa leggere con voracità e che alla
fine ti rimane dentro lascianti un senso di appagamento
totale.
Perché spesso l’amore, anche se
estremizzato, è la risoluzione di tutto.
C’è
sempre del fuoco a illuminare l’Inferno quando brucia.
…l’estasi
ha l’odore del sesso, ma il sapore dell’amore. Non
vergognarti mai di ciò che sei, perché è ciò
che rimarrai.
Katia
Ciarrocchi
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