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  Letteratura  »  La mia vita carnale. Amori e passioni di Gabriele D'Annunzio, di Giordano Bruno Guerri, edito da Mondadori e recensito da Siti 06/01/2019
 


La mia vita carnale. Amori e passioni di Gabriele D’Annunzio – Giordano Bruno Guerri - Mondadori – Pagg. 230 – ISBN 9788804678441 – Euro 13,50



Mistero



Corpo, pensiero, attitudini, scelte, azioni contribuiscono a creare di noi un’immagine che, nel corso dell’esistenza, si cristallizza e fornisce un rimando agli altri- pensiamoci bene- assai parziale di quello che siamo. E molto spesso le nostre esistenze, seppur nella loro unicità, non hanno alcunché di straordinario, se non, immancabilmente, quello di restituirci agli altri, distorti, o nella migliore delle ipotesi, poco conformi all’originale. Questa premessa si rende a me necessaria per avallare la tesi che, nel caso del nostro grande letterato D’Annunzio, tutto ciò che egli è stato, ha fatto, ha pensato, non può essere un codice per decifrare il mistero della sua esistenza amplificato da un estetismo, da un istrionismo, da un‘eccentricità, da un’originalità- direi, sopra ogni altra cosa, che mira appunto a confondere piuttosto che a spiegare. Semplicemente visitare il Vittoriale degli italiani può assurgere a simbolo della confusione e della fascinazione che si patisce a conoscere nel dettaglio gli aspetti dell’esistenza del Vate, soprattutto se essi si riferiscono a un aspetto dell’esistenza così misterioso come la “vita carnale”, oggetto di questo contributo del custode del Vittoriale, appunto Giordano Bruno Guerri. Dico custode nel senso più alto del termine perché il nostro Guerri ama il Vate, ama il Vittoriale, ama l’uomo e ama il poeta e trasfonde a noi una chiave di lettura del suo mito che permette appunto di leggerlo senza mitizzazione alcuna. Insomma, se si approccia questa lettura pensando di indagare un mistero e di risolverlo, si rimarrà ampiamente soddisfatti nel leggere, dopo infiniti particolari, dopo disturbanti scenari, dopo eccessivi particolari, che egli era semplicemente un mistero come ognuno di noi. Un mistero che si perpetua nelle sue creazioni, nelle sue opere letterarie, nel suo lascito che rinnova il mistero e lo alimenta, all’infinito. Desistete dal comprendere oltre. Buona lettura. 


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