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  Letteratura  »  Istruzioni per diventare fascisti, di Michela Murgia, edito da Einaudi e recensito da Siti 26/01/2019
 
Istruzioni per diventare fascisti – Michela Murgia – Einaudi – Pagg. 100 – ISBN  9788806240608 – Euro 12,00



Potenziale fascista



Il piccolo e arguto libello parte dall’assunto che la democrazia sia un sistema estremamente vulnerabile per una serie di ragioni a essa connaturate e che le sono, giocoforza implicite. Limiti sono infatti l’instabilità dei suoi rappresentanti, una rappresentatività troppo estesa che genera esasperante immobilismo, l’antieconomicità del suo impianto, il dar voce al dissenso, il fondarsi sulla diversità, sulle differenze, l’essere autolesionista -può infatti nei suoi principi essere usata contro sé stessa - e per finire il basarsi sulla non violenza. 

Cosa può, per antitesi, essere proposto, in un altro modo di governare?
Tutto ciò che, purtroppo, si è già insinuato nella mente di ognuno di noi (se si dovesse avere qualche dubbio sul proprio sentire, un test, in appendice, guida all’autovalutazione della vicinanza più o meno percepita alla più valida alternativa di governo che, OGGI, si possa proporre alle storture democratiche). 
Un capo, una conveniente banalizzazione della realtà, un sistema comunicativo in cui tutti hanno voce e di conseguenza nessuno viene ascoltato, una serie di nemici cui proiettare tutte le fragilità e le paure di un popolo, un senso trasversale di protezione, a vantaggio di tutti, una sana violenza verbale, un populismo quanto mai necessario, una deleteria identificazione del potere col popolo, una Storia nazionale da riscrivere. 

Qualcosa ricorda il passato? Non abbiate paura, non temete: vi è venuto in mente il fascismo? Riflettete. A parte che nessuno, lo chiama più così. E poi , siamo tutti potenziali fascisti, semplicemente perché il suo grado di contaminazione è potente come non mai, amplificato in questi tempi contemporanei da ciò che rende tutti invisibili nel momento in cui ci palesiamo: il web, l’alleato maggiore di chi ha l’intento di contaminare, banalizzando, la complessità che il vetusto sistema democratico ha cercato di decodificare.

In guardia! 

Brava Michela!


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