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  Letteratura  »  Solo il mare intorno, di Danilo Arona, Angelo Marenzana, Luigi Milani, edito da Nero Press e recensito da Katia Ciarrocchi 07/02/2019
 
Solo il mare intorno – Danilo Arona, Angelo Marenzana, Luigi Milani – Nero Press – Pagg. 238 – ISBN 978889873971 – Euro 13,00



Solo il mare intorno” contiene tre racconti di Danilo Arona, Angelo Marenzana e Luigi Milani, il filo conduttore è il mare con tutta la sua immensità, le sue leggende e superstizioni.

Era una cucciola di donna, (…), ma lo spirito che abitava in lei aveva aperto gli occhi al mondo migliaia di secoli prima…
Uno spirito cacciatore, felini, che non tollerava le invasioni territoriali. E questa gente, civile, aveva osato annullare i confini. Di nuovo.”

Croatoan Sound” è Il primo racconto dell’antologia “Solo il mare intorno”, scritto da Danilo Arona ed è una storia ispirata da un articolo di Samuel D. Leigh, la narrazione inizia con scenario sconvolgente, una strage compiuta all’interno dell’istituto di neuropsichiatria infantile di Plymounth e l’unico superstite è lo psichiatra Preston Moore che non era all’interno dell’istituto nel momento dell’avvenimento.
Si presume che la strage sia stata compiuta dall’unica bambina che non si trova tra i cadaveri trucidati: Sarah “La principessa solitaria”.
Sarah è una bambina di circa 12 anni che è cresciuta all’interno di Croatoan e quale sia la sua storia, nessuno lo sa, al momento del ritrovamento da parte dell’archeologo Jonathan Moore fratello di Preston.
Due fratelli, i Moore, che in giovane età sono legati dalla passione per l’archeologia, ma ci saranno eventi che porteranno ad avvicinare di più Jonathan e far sì che questo diventerà il suo lavoro, mentre Preston si dedicherà “
all’esplorazione di un pianeta altrettanto misterioso: la neuropsichiatria infantile”.
E qui mi fermo con la trama, perché certi racconti non si possono “spoilerare”, ma devono assolutamente essere letti!
Magistrale la scrittura di Arona, magistrale la capacità di catapultare il lettore in avventure/disavventure di credenze mistiche, magiche legate a repertori archeologici che portano sfortuna a coloro che l’hanno rinvenuto, provocando morte a chi ne è venuto a contatto, non troppo lontano dalla realtà se poi andiamo a guardare i fatti storici avvenuti nei millenni.
Arona riesce a descrivere momenti e situazioni talmente perfetti che sembra quasi di viverli sulla pelle, con tutto il suo pathos, paura e angoscia, ma soprattutto bravissimo nel descrivere con spiegazioni semplici e dirette le diverse patologie psichiatriche, cosa non facile, avvolte, nemmeno per chi non è digiuno di queste prigioni mentali.
La capacità dell’autore di inventarsi è stupefacente.

Isola rossa rubino, come sangue gocciolato dal cielo”
La sola merce che circola è l’intreccio di umanità che abita l’isola”

Piedra Colorada” di Angelo Marenzana parte dagli avvenimenti che si sono svolti nel 1939 all’interno del penitenziario di Piedra Colorada, con la ribellione dei detenuti che prendono in ostaggio il sergente Nava, il quale viene “trascinato fin dove si spalanca l’ala più temuta del penitenziario” e rinchiuso in una cella d’isolamento; la stessa cella che ospitava il detenuto Egidio Quintero, scomparso da essa nonostante non vi fossero vie d’uscita.
Anni dopo, nella stessa isola due giovani si incontreranno…
È il secondo racconto che leggo di Marenzana e devo dire che non trovo difetti nella sua scrittura. Il racconto di Marenzana è carico di leggende e credenze sul mare e i suoi abitanti. Il mare che bagna l’isola dove si erge quel che rimane del penitenziario ha un’anima dolorante che nasconde morte e sofferenza.
La narrazione è limpida e pulita senza fronzoli alcuni, il livello è veramente alto e io, sinceramente, rimango muta dinanzi a tanta bravura.

E poi c’è il mare. Una distesa senza confine, miglia e miglia di oceano che travalicano la linea dell’orizzonte. E quanto l’occhio si stanca di cercare un limite troppo arduo da percepire, la mente vacilla, poiché l’immensità del mare qui non è più un vacuo concetto, ma una realtà, sia pure insondabile.”

Il libro si chiude con “L’isola senza morte” di Luigi Milani, che tratta il tema tanto amato dall’autore, quello di vecchie leggende della musica dichiarate morte, la quale veridicità è sempre un grande punto interrogativo.
Milani racconta la storia di Phil Summers, un musicista cantante rock che scompare tragicamente e misteriosamente…. Una misteriosa isola porterà a capire cosa sia realmente successo.
A differenza degli altri due autori, conosco molto bene la penna di Milani, che amo e odio. Amo per il modo di narrare e per le descrizioni asciutte ma minuziose di avvenimenti e situazioni, odio per il tema ricorrente perché vorrei leggere altro dell’autore, so che nella sua mente è prigioniero il libro perfetto.

Solo il mare intorno” mi ha appassionato e fatto innamorare dei personaggi, ho avuto paura con loro e questo ha reso la mia lettura adrenalinica.
Un libro da leggere!


Katia Ciarrocchi



www.liberolibro.it



 
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