Solo
il mare intorno – Danilo Arona, Angelo Marenzana,
Luigi Milani – Nero Press – Pagg. 238 – ISBN
978889873971
– Euro 13,00
“Solo
il mare intorno” contiene tre racconti di Danilo Arona, Angelo
Marenzana e Luigi Milani, il filo conduttore è il mare con
tutta la sua immensità, le sue leggende e superstizioni.
“Era
una cucciola di donna, (…), ma lo spirito che abitava in lei
aveva aperto gli occhi al mondo migliaia di secoli prima…
Uno
spirito cacciatore, felini, che non tollerava le invasioni
territoriali. E questa gente, civile, aveva osato annullare i
confini. Di nuovo.”
“Croatoan
Sound”
è Il primo racconto dell’antologia “Solo il mare
intorno”, scritto da Danilo Arona ed è una storia
ispirata da un articolo di Samuel D. Leigh, la narrazione inizia con
scenario sconvolgente, una strage compiuta all’interno
dell’istituto di neuropsichiatria infantile di Plymounth e
l’unico superstite è lo psichiatra Preston Moore che non
era all’interno dell’istituto nel momento
dell’avvenimento.
Si presume che la strage sia stata
compiuta dall’unica bambina che non si trova tra i cadaveri
trucidati: Sarah “La principessa solitaria”.
Sarah è
una bambina di circa 12 anni che è cresciuta all’interno
di Croatoan e quale sia la sua storia, nessuno lo sa, al momento del
ritrovamento da parte dell’archeologo Jonathan Moore fratello
di Preston.
Due fratelli, i Moore, che in giovane età
sono legati dalla passione per l’archeologia, ma ci saranno
eventi che porteranno ad avvicinare di più Jonathan e far sì
che questo diventerà il suo lavoro, mentre Preston si
dedicherà “all’esplorazione
di un pianeta altrettanto misterioso: la neuropsichiatria
infantile”.
E
qui mi fermo con la trama, perché certi racconti non si
possono “spoilerare”, ma devono assolutamente essere
letti!
Magistrale la scrittura di Arona, magistrale la capacità
di catapultare il lettore in avventure/disavventure di credenze
mistiche, magiche legate a repertori archeologici che portano
sfortuna a coloro che l’hanno rinvenuto, provocando morte a chi
ne è venuto a contatto, non troppo lontano dalla realtà
se poi andiamo a guardare i fatti storici avvenuti nei
millenni.
Arona riesce a descrivere momenti e situazioni
talmente perfetti che sembra quasi di viverli sulla pelle, con tutto
il suo pathos, paura e angoscia, ma soprattutto bravissimo nel
descrivere con spiegazioni semplici e dirette le diverse patologie
psichiatriche, cosa non facile, avvolte, nemmeno per chi non è
digiuno di queste prigioni mentali.
La capacità
dell’autore di inventarsi è stupefacente.
“Isola
rossa rubino, come sangue gocciolato dal cielo”
“La
sola merce che circola è l’intreccio di umanità
che abita l’isola”
“Piedra
Colorada”
di Angelo Marenzana parte dagli avvenimenti che si sono svolti nel
1939 all’interno del penitenziario di Piedra Colorada, con la
ribellione dei detenuti che prendono in ostaggio il sergente Nava, il
quale viene “trascinato
fin dove si spalanca l’ala più temuta del penitenziario”
e rinchiuso in una cella d’isolamento; la stessa cella che
ospitava il detenuto Egidio Quintero, scomparso da essa nonostante
non vi fossero vie d’uscita.
Anni dopo, nella stessa isola
due giovani si incontreranno…
È il secondo
racconto che leggo di Marenzana e devo dire che non trovo difetti
nella sua scrittura. Il racconto di Marenzana è carico di
leggende e credenze sul mare e i suoi abitanti. Il mare che bagna
l’isola dove si erge quel che rimane del penitenziario ha
un’anima dolorante che nasconde morte e sofferenza.
La
narrazione è limpida e pulita senza fronzoli alcuni, il
livello è veramente alto e io, sinceramente, rimango muta
dinanzi a tanta bravura.
“E
poi c’è il mare. Una distesa senza confine, miglia e
miglia di oceano che travalicano la linea dell’orizzonte. E
quanto l’occhio si stanca di cercare un limite troppo arduo da
percepire, la mente vacilla, poiché l’immensità
del mare qui non è più un vacuo concetto, ma una
realtà, sia pure insondabile.”
Il
libro si chiude con “L’isola
senza morte”
di Luigi Milani, che tratta il tema tanto amato dall’autore,
quello di vecchie leggende della musica dichiarate morte, la quale
veridicità è sempre un grande punto
interrogativo.
Milani racconta la storia di Phil Summers, un
musicista cantante rock che scompare tragicamente e misteriosamente….
Una misteriosa isola porterà a capire cosa sia realmente
successo.
A differenza degli altri due autori, conosco molto
bene la penna di Milani, che amo e odio. Amo per il modo di narrare e
per le descrizioni asciutte ma minuziose di avvenimenti e situazioni,
odio per il tema ricorrente perché vorrei leggere altro
dell’autore, so che nella sua mente è prigioniero il
libro perfetto.
“Solo
il mare intorno”
mi ha appassionato e fatto innamorare dei personaggi, ho avuto paura
con loro e questo ha reso la mia lettura adrenalinica.
Un libro
da leggere!
Katia
Ciarrocchi
www.liberolibro.it
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