Favola
senza tempo – Victor Hugo – Tagete –
Pagg. 136 – ISBN 9788889905043
– Euro 10,40
Sorprese
preziose
Un
piccolo inaspettato gioiello, questo testo di Victor Hugo di cui ho
trovato una copia in una libreria storica di Pavia, uno di quei
luoghi di grande fascino dove è ancora possibile reperire
libri spesso sconosciuti e ormai fuori catalogo.
Forse
non ancora troppo conosciuto in Italia, il racconto in questione, il
cui vero titolo è “La leggenda del bel Pécopin e
della bella Bauldour”, riprende un filone della favolistica
medievale i cui scenari spaziano dall'Europa del Reno fino a Baghdad
e ad altre lontane terre esotiche. Si narra la storia di due giovani
fidanzati molto sfortunati, Pécopin e Bauldour, di cui, poco
prima delle nozze, si farà beffe un demonio dallo strano
linguaggio, un misto d'italiano, latino e spagnolo. Sullo sfondo di
castelli e foreste incantate, al cospetto di re, cavalieri e califfi,
il tempo si annulla, mostrando come la vita sia davvero un battito di
ciglia e la giovinezza, in particolare, sfiorisca, ahinoi, troppo in
fretta. Un Victor Hugo in gran forma, il quale si conferma geniale
tanto nei capolavori di più ampio respiro che nei testi più
brevi!
Impreziosiscono
il volumetto alcune tavole, raffiguranti rocche e castelli dalle
atmosfere gotiche e romantiche, realizzate dallo stesso autore che –
forse non tutti ne sono a conoscenza – fu anche apprezzato
disegnatore e acquarellista; una di queste riporta la didascalia “La
Tourgue” che, se la memoria non m'inganna, era l'inquietante
torre posta sotto assedio nel romanzo “Novantatré”
che avevo letto alcuni mesi fa... Meraviglie della letteratura!
Laura
Vargiu
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