La
storia – Elsa Morante – Einaudi –
Pagg. XXXII-672
– ISBN 9788806219642
– Euro 16,00
Incessante
forza distruttrice
È
tempo di riscoprire questo romanzo che all'epoca della sua prima
pubblicazione nel 1974 fu, al tempo stesso, un vero e proprio
successo editoriale e un oggetto di critica spietata. Invero, pare
che ancora oggi sia molto venduto anche se dai più non letto o
scoperto tardivamente. Non è certo l'eco distruttiva della
critica ideologizzata a tenercelo lontano, quanto un inspiegabile e
generalizzato disamore per la storia. Eppure questo romanzo di oltre
seicento pagine assolve l'importante funzione di avvicinarci alla
nostra storia e lo fa in modo semplice con protagonista un mondo di
popolani, espressione di una vitalità sincera e genuina,
sprovveduta e meschina. Al centro Ida, una maestrina romana
d'adozione, ebrea, vedova, madre di due figli, Nino e Useppe, in
realtà fratellastri perché il secondo è il
frutto di una violenza gratuita perpetrata da un giovane e
sprovveduto soldato tedesco ai danni di Iduzza. Attorno al loro
universo ruota un microcosmo di personaggi che si muovono
imperterriti nello scenario di una Roma sventrata dagli eventi della
seconda guerra mondiale. Sono i quartieri popolari bombardati, il
ghetto forzatamente popolato e poi tristemente svuotato, le periferie
suburbane dove ancora la campagna riesce a restituire una primordiale
vitalità. Il tempo del vivere è scandito dagli eventi
bellici e l'esistenza è ridotta a pura sopravvivenza; molti
soccomberanno mentre altri resisteranno, tutti però in un modo
o nell'altro verranno schiacciati dalla Storia. Opera meritoria, di
godibile lettura con il pregio di non scadere mai nella retorica
nonostante il dolore rappresentato, capace anche di trasmettere non
un'ideologia, come molti avrebbero auspicato al tempo, ma ideali,
benché pervasi da un cupo pessimismo, a cui l'umanità
non dovrebbe mai rinunciare. Una tensione alla vita, pura e bella,
contro i soprusi del passato e le temute involuzioni del presente,
quelle degli anni '70 così tristemente attuali ancora oggi.
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