Astrid
– Giuliana Balzano – Alter Ego – Pagg. 264 –
ISBN 9788893331470
- Euro 15,00
Vede,
noi siamo un po’ il frutto di tutto, del bene e del male degli
altri. Sta a noi poi selezionare gli input che riceviamo, e magari
canalizzarli in una direzione o nell’altra.
Astrid
è il thriller di Giuliana Balzano edito Alter Ego edizioni e
ambientato a Genova, ambientazione perfetta per un libro dagli
sviluppi suggestivi.
Francesca
Viremoli non era una brutta donna, ma era una gran brutta
persona.
Una
di quelle che, entro alle tasche, aveva sempre mille verità. E
quando indossava giacche senza tasche, le verità le teneva
tutte sulla punta della lingua.
Che
i luoghi di lavoro non siano isole felici è risaputo, gli
ambienti sono carichi di invidia e sgambetti che ci si fa l’un
con l’altro e poi, per esperienza posso affermare che un
ambiente prettamente femminile è un covo di vipere e non lo
dico per definizione, ma perché tanto è.
Astrid
Berglund direttrice di un’azienda dove si lavora il legno viene
trovata morta nel suo ufficio, si tratta di omicidio e da qui le
indagini porteranno a scoprire le cattiverie e le invidie più
assurde tra le colleghe dell’azienda. Astrid che in ogni modo
ha provato a placare gli animi sarà riuscita nel suo
intento?
Giuliana Balzano traccia una fitta rete di personaggi,
ognuno con il proprio privato, ognuno ben delineato e descritto nella
propria indole, tra cattiveria e insicurezza, paura e angoscia e
senso di onnipotenza che tessono una fitta trama di cattiverie. Come
dicevo sopra un covo di vipere che si mordono la propria coda.
Non
voglio andare oltre nel raccontare la trama o i personaggi, perché
a mio avviso è una bella esperienza di lettura, ogni lettore
si riconoscerà in un piccolo contesto di ipocrisia. Un
contesto che va a miscelarsi alla perfezione con il vivere sempre più
affannoso, malato e triste per la fatica di affrontare un vissuto
spesso non troppo roseo.
Perché
certi dolori sono come i vestiti: ti vestono alla perfezione. Non ti
stanno né larghi né stretti. Ti calzano a pennello.
Anch’io ne sto vestendo uno ora. Mi sta quasi bene, vero?
Il
libro è ben delineato, esasperante in alcuni momenti, perché
nella natura umana lo siamo, con le mezze verità o piccole
bugie “bianche” che raccontiamo o ci raccontiamo con la
convinzione di non fare male.
Il messaggio che l’autrice
ci tiene a mandare è quello che l’unica salvezza è
“la verità”, l’importanza della verità
per affrontare le paure, per non fare del male per stare bene con se
stessi e con chi ci è vicino, per non istaurare quei
meccanismi che si insinuano negli stratagemmi concepiti da
comportamenti malsani.
Un libro che si legge bene, e che fa
riflettere… molto.
…ridi
di te, prenditi in giro più che puoi, solo in questo modo
potrai accettare te stesso e tutte le cazzate che nella tua vita hai
fatto. Ridi di te per aver creduto a chi non dovevi, per aver
permesso di essere preso in giro, per non aver preso il treno giusto
ma quello sbagliato solo perché su quel treno salivano tutti,
per aver creduto di vincere ed esserti incazzato per aver perso.
Riprendi in mano la tua vita…
Katia
Ciarrocchi
www.liberolibro.it
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