In
viaggio con Erodoto – Ryszard Kapuscinski –
Feltrinelli – Pagg. 272 – ISBN :9788807880377
– Euro
9,50
Perso
nel mondo
A
leggere questa insolita biografia ci si ritrova in duplice compagnia.
Se l’intento iniziale è quello di approcciare la figura
del noto reporter , in parte perché orfani del grande Terzani,
poche pagine, ma già il titolo è premonitore, saranno
sufficienti per farci capire che avremo un altro compagno di viaggio:
Erodoto. Lo potremmo definire l’alter ego del polacco, un
vademecum , un prontuario, un pozzo di aneddoti, spesso inverosimili,
dal quale attingere per comprendere i luoghi nei quali Kapuscinski si
trova a lavorare, ma soprattutto un manuale di metodo. La difficoltà
maggiore di un giornalista infatti è quella di capire la
differenza che passa tra lui e gli altri, sempre, ma in particolar
modo quando l’evento storico, magari sensazionalistico ( un
attentato, fuoco, fiamme, morti) desta l’attenzione di un mondo
globale avvolto in una cappa di presunta conoscenza mentre è
tristemente ingabbiato nei suoi solidi e ottusi schemi culturali.
Quelli che non permettono la reale comprensione di culture
differenti, quelli che rischiano di decodificarle secondo un’ottica
rovesciata rendendole altro da sé. In questo scritto
Kapuscinski ripercorre dunque la sua vita da giornalista, un ramingo
al pari degli aedi, teso più ad ascoltare che a riferire, un
uomo che partendo dagli esordi timidi, impacciati e coatti delle
tenebre del comunismo polacco giunge fino alla libertà
generata dal movimento e dalla sete di conoscere e di comprendere. Un
viaggio tra passato remoto e passato prossimo teso alla comprensione
del presente. Consigliato a chi ha letto Erodoto e a chi non l’ho
mai letto, a chi conosce Kapuscinski e a chi invece vorrebbe
conoscerlo.
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