Mariangela
De Togni -”Nel
fiato umido dell’autunno” - Fara Editore
2019.
La
raccolta di poesie “Nel fiato umido dell’autunno”
della poeta Mariangela De Togni è stata classificata al
secondo posto dalla Giuria del Concorso “Narrapoetando 2019”,
bandito dalla casa editrice Fara di Rimini.
Il
titolo apre la porta della raccolta dando le direttive che segnano,
sul pentagramma poetico, il fluire dei versi:la stagione autunnale,
che assume sembianze umane nel respiro, consegna l’umidità
che fa lievitare l’energia dei versi.
Il
corpo delle poesie è vario, non incline alle rime, colmo di
similitudini, si avvale del verso libero.
Il
richiamo alla musica, alla sua diversificata costellazione, dà
vita e armonia ai versi.
L’autunno
è qui riportato come la stagione che precede l’inverno,
simile all’età matura che precede il finire delle
energie vitali: ”Così è approdato / il mio
sospiro,/ nel porto liquefatto di stelle, / dove, sotto i portici/
della notte, si vedono/ onde di scogli.” (pag.15).
Profumi
uniti ai colori; le stelle, ambiti monastici con vetrate, stanze
colme di silenzi e la musica costante dei pensieri, sostanziano i
giorni della poeta e conducono per mano il lettore alla riflessione
costante sul fluire dell’esistenza:”(…)Gli occhi
umidi di stelle / rincorrono l’ombra fugace/ dei
pensieri.”(pag.23).
Della
Nostra si può dire oggi, alla luce delle raccolte poetiche
pubblicate, che è paragonabile al musicista di Dio: vivo e
onnipresente nella sua vocazione quotidiana di canto e preghiera
vero e tangibile nell’opera umana realizzata socialmente:”(…)
Riempimi il cuore di salsedine / nell’azzardo del silenzio / e
poi raggiungimi,/ dovunque io sia,/ anche scalza nella bruma / del
mattino./ Si può suonare un notturno / su un flauto di
grondaie.” (pag.31).
L’invito
del raggiungimi è rivolto a Dio e anche al lettore
indirizzandolo alla lettura della sua precedente raccolta(2016) dove
la pioggia porge le sue mani d’acqua per suonare il flauto
delle grondaie del convento nella lode polifonica a Dio.
Ecco
sono la serva del Signore Nostro Dio che mi ha chiamata nel coro
mistico del suo mistero a suonare con gli Angeli in mezzo agli
uomini, questo è il messaggio forte e chiaro che fa giungere
suor Mariangela al Creatore e all’umanità:” (…)
Il cuore / in contrappunto / con la notte,/ indossa il lungo mantello
/ di smeraldo / nel liquido silenzio/ dell’oscurità.”(pag.37).
L’intera
raccolta comunica il dialogo tra la poeta e il fulcro della sua fede.
Unica nota personale è la poesia dedicata alla madre, sostegno
di ogni essere vivente su questo azzurro pianeta,dove il mare assume
le sembianze del fine vita e il ricordo compare vivo: molto vicina
alla poesia di Ungaretti sul tema della madre:”(…) E io
la vedrò / in una vertigine di stupore / il cuore già /
nell’abbraccio del mare.” (pag.75).
Voce
limpida, questa della Nostra, capace di sfiorare le profondità
del mistero divino rivelando al lettore le note di un canto antico di
secoli pieno di speranza.
Vincenzo
D’Alessio
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