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  Letteratura  »  La regina dei castelli di carta, di Stieg Larsson, edito da Marsilio e recensito da Laura Vargiu 30/03/2020
 
La regina dei castelli di carta – Stieg Larsson – Marsilio – Pagg. 857 – ISBN 9788831714662 – Euro 14,00


Giustizia è fatta


Se prima di tre anni fa, quando mi avvicinai timidamente a “Uomini che odiano le donne”, mi avessero detto che avrei finito per innamorarmi di “Millennium”, molto probabilmente sarei scoppiata a ridere liquidando la cosa come impossibile.
In verità, per innamorarmi della trilogia in questione è stato sufficiente il primo volume e ora che ho chiuso anche il terzo so già che della prosa accattivante di Stieg Larsson sentirò una forte mancanza. Una prosa, quella del compianto autore svedese scomparso a soli cinquant'anni nel 2004, che si rivela capace di appassionare anche chi, come la sottoscritta, non legge abitualmente gialli, polizieschi o thriller. Come nel precedente “La ragazza che giocava con il fuoco”, anche ne “La regina dei castelli di carta” continua a essere al centro della narrazione la vicenda di Lisbeth, la giovane hacker che odia gli uomini che odiano le donne, riprendendo il racconto dal punto esatto in cui era stato interrotto nel secondo libro. E se in quest'ultimo niente e nessuno avevano potuto bloccare una Lisbeth braccata dalla polizia dell'intero Paese e non solo, stavolta nemmeno una pallottola in testa riuscirà a fermarla: il complotto ordito ai suoi danni, fin da quando era ragazzina, giunge al capolinea e finalmente le porte delle patrie galere svedesi, anche grazie all'aiuto dello scaltro giornalista Blomkvist, si spalancheranno all'improvviso per i responsabili, i quali hanno giocato il tutto per tutto pur di non soccombere e far calare di nuovo il buio attorno allo spinoso affare Zalachenko. Una trama, pure in queste pagine, tutt'altro che avara di colpi di scena che catturano il lettore sino alle battute finali, mentre la scrittura particolarmente scorrevole, in pieno stile Larsson, induce a “divorare” in tempi piuttosto rapidi un volume ancor più corposo dei precedenti.
Mi è stato raccontato che, da qualche tempo, un altro autore svedese ha aggiunto alcuni titoli alla trilogia, ma per me “Millennium” finisce qui, anche perché la penna di Stieg Larsson, come nel caso di ogni grande scrittore, è unica e irripetibile. Lisbeth, Mikael, Erika e tutti gli altri personaggi mi mancheranno, e non poco.



Laura Vargiu

 
©2006 ArteInsieme, « 014040341 »