L’invasione
dei granchi giganti – Federico Italiano –
Marietti – Pagg. 88 – ISBN 9788821159206
– Euro 14,00
Dislocazione.
Nell’aperto, in un intreccio onirico di spazio-tempo- storia-
attualità, espressione del pensiero-sentimento del giovane
uomo colto occidentale. Linguaggio forbito. Visione globale del mondo
globale. Interazione continua dei viventi e delle cose, strumenti
dell’umano. Immagini incubo di invasioni planetarie riuscite e
no. “…ho sperato nel duplice,
nell’anfibio,
invano.
Vigilate ora vite
Perché la parte d’ordine
permanga – questo solo.”
Originalità del dire
anche nel tratteggiare rapporti con persone care.
“…Era
lotta ogni suo ritorno; cauto
ma deciso, occupava i miei
poderi,
che amministravo – dicono –
coi denti,
legiferando con grida
a
difesa dei pendii di cotone
del letto coniugale, respingendo
le
incursioni della barba-corteccia
-comunque vittoriosa su mia
madre…”
Tono
rude e ironico alla Seamus Honey; le immagini procedono a scatti come
il movimento della testa degli uccelli. L’immaginazione di
Italiano è potente e s’inoltra tra le cose e la psiche.
I quattro amici al bar diventano Mirmidoni contemporanei, il rumore
dell’attacco delle cavallette è quello del taglia -erba,
I rospi che hanno tradito, nel suo sogno, avrebbero dovuto toccare
tutti i punti del pianeta e sarebbe stata un’invasione
totale.
Un’ espressione anfibia (nel mondo interiore e in
quello esteriore – nel reale e nel sogno – ) ben
congegnata della coscienza.
I poeti possono essere veggenti a
loro insaputa. Quanto mai attuale questo libro, ora che un quasi
vivente invisibile sta tentando la “grande sostituzione”.
Da leggere.
Franca
Canapini
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