Nudi
e crudi – Alan Bennett – Adelphi –
Pagg. 95 – ISBN 9788845916106
– Euro 10,00
Nudi
e crudi narra il furto ai danni dei coniugi Ransome.
Bennett
anche in Nudi e crudi ci regala la tipica ironia british; i due
coniugi imborghesiti e abitudinari si ritroveranno vittime di un
curioso furto, al rientro da una serata a teatro, ritroveranno il
loro appartamento completamente svaligiato e quando dico
completamente intento di tutto: moquette e arrosto nel forno
compreso. Fin da subito Maurice e Rosemary si mettono alla ricerca
dei propri averi e questo li porterà a imbattersi in
pittoreschi e strani personaggi.
Avvenimento
che causerà dei cambiamenti sul modo di vivere e di vedere le
cose. Sposati da più di trent’anni, lui è un
avvocato londinese pedante e grigio con la passione per Mozart, lei è
una casalinga limitata e apatica legata ai talk-show televisivi, che
dopo il furto, avranno la capacità di rimettersi in
gioco e di comprendere che la vita, vissuta fino a quel momento, è
dettata dalla routine e dalla monotonia dell’accumulo per cose
materiali senza dare più spazio al proprio essere.
La
ricostruzione sarà totale e sicuramente migliorativa per i
protagonisti.
I
libri di Bennett sono brevi e con un ritmo teatrale, apprezzo le sue
opere, perché con poche pagine riesce a estremizzare momenti
di vita quotidiana portando sempre a una riflessione interessante.
Ne
consiglio la lettura.
Citazioni: Alan
Bennett, Nudi e Crudi
Le
vittime decidono di essere vittime; furto, aggressione o incidente
stradale che fosse, ogni sventura era solo il modo in cui certe
persone inadeguate si segnalavano alla sua attenzione.
Mentre
fissava assorto la moglie che leggeva, le sue orecchie erano piene di
Martin e Cleo che gemevano, gridavano, si sfiancavano l’un
l’altra una, due, tre volte, all’infinito. Per quanto lo
mettesse, quel nastro non finiva mai di sbalordire: che due esseri
umani potessero darsi così completamente e senza riserve l’uno
all’altra e al momento presente andava oltre le sue capacità
di comprensione, gli sembrava un miracolo.
«Mi
ha fatto male,» rispose il giovanotto «ma adesso sto
mettendo la sofferenza in prospettiva. Ti tocca, prima o poi».
Alla
fin fine, tesoro mio, il matrimonio è questione di scelte, e
noi qualcosa ci dobbiamo pure investire.
Il
matrimonio è parso spesso a Mrs Ransome come una specie di
parentesi, ed è appropriato che la frase con cui si rivolge
all’infermiera («Credo che se ne sia andato») sia a
sua volta fra parentesi e che sia quest’ultima piccola
parentesi a chiudere quella più grande.
Katia
Ciarrocchi
www.liberolibro.it
|