L’uomo
che disse no a Hitler. Josef Mayr-Nusser un eroe solitario
– Francesco Comina – Il Margine – Pagg. 208
– ISBN 9788860891969
– Euro 14,90
4
ottobre 1944
<Giurare
è un verbo insopportabile. Giurare a chi? E a che cosa? Per
quali motivi? Giurare a un uomo, a un dittatore, a un Führer?
Quanti giuramenti si sono consumati nel caotico incedere degli
eserciti! Giurare in nome di Dio. Giurare per abbandonare se stessi,
sacrificarsi per alimentare il fuoco della persecuzione verso altri
uomini. Giurare per costrizione. Giurare per odiare, per conquistare,
per sottomettere, per incendiare e impolverare la storia. Giurare per
rinnegare la propria coscienza con i valori e i principi depositati
con coraggio e pazienza. Giurare e piegarsi a un culto demoniaco. Il
culto dei capi, innalzati a idoli di una religione sterminatrice.
Giurare come insegnano i nazisti: “Giuro a te, Adolf Hitler,
Führer e cancelliere del reich, fedeltà e
coraggio. Prometto solennemente a te e ai superiori designati da te
l’obbedienza fino alla morte e che Dio mi assista”. “Che
Dio mi assista?”. Può un cristiano pronunciare simili
parole? >
Questo
è l’incipit del libro di Francesco Comina che
racconta la vita di uno dei pochi eroi che si rifiutarono di giurare
obbedienza a Hitler.
Cristiano
di formazione, abbraccia senza remore gli insegnamenti del Vangelo
perché li sente in sintonia con la sua coscienza.
Già,
la coscienza. È il filo conduttore di questo bellissimo libro
che risulta quanto mai attuale per l’inaspettata esplosione
della guerra scatenata nel cuore dell’Europa in questo 2022 che
ci riporta ai periodi più bui del secolo scorso.
Le
guerre le fanno i soldati semplici, reclutati generalmente fra la
povera gente, con alla guida i generali. Quelli che le guerre le
vogliono se ne stanno comodamente seduti nei loro lussuosi palazzi di
comando. Non salgono sui carri armati. Sui carri armati fanno salire
gli altri, a rischiare la vita, a uccidere altre vite. Per chi, per
che cosa? Per obbedienza ai comandi del capo, pena la morte.
Ebbene,
il valore di questo “eroe solitario” sta proprio
nell’aver ascoltato la propria coscienza che gli faceva capire
lo sbaglio e l’orrore degli ordini che gli venivano impartiti.
Il suo Dio, nei suoi comandamenti, gli aveva detto che non era giusto
uccidere i propri simili, e Josef Mayr-Nusser capisce che questo è
un buon comandamento, che lo fa stare bene con se stesso e gli
permette di non obbedire al “comandamento” del Führer.
L’uomo
che disse di no a Hitler, naturalmente, sarà condannato a
morte e morirà sul carro bestiame diretto a Dachau. Verrà
trovato dalle guardie mentre stringeva tra le mani il Vangelo e un
Rosario.
Un
libro, questo, che non si trova purtroppo più in commercio. Ne
ho trovato miracolosamente una copia nella Piccola libreria di Levico
Terme (TN) dove ne conservano ancora qualche copia per chi fosse
interessato.
È
un libro che andrebbe divulgato particolarmente nelle scuole e magari
commentato assieme agli studenti.
In
esso viene inoltre ricordato un altro coraggioso che si oppose agli
ordini antiumani di Hitler e cioè Franz Jägerstätter.
La Chiesa cattolica li ha, a pieno titolo, eletti ambedue fra i
beati. Si, beati puri di cuore e grandi eroi operatori di pace.
Giovanna
Giordani
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