Tu
sei il male – Roberto Costantini – Marsilio
– Pagg. 667 – ISBN 9788831735896
– Euro 13,00
L’insospettabilità
del male
Che
magnifica scoperta, per me, Roberto Costantini e il suo commissario
Michele Balistreri!
Dopo
essere partita da “Alle radici del male”, secondo
bellissimo volume della cosiddetta “Trilogia del Male”,
ecco ora che concludo anche la lettura del romanzo con cui sia lo
scrittore che il suo più che riuscito personaggio hanno fatto
il loro esordio, nel 2011, sulla scena letteraria nostrana.
Voto
complessivo, pure in questo caso, di oltre quattro stelle.
Sebbene
mi sia sentita coinvolta maggiormente dalla trama e
dall'ambientazione nordafricana del secondo titolo, dove si
ripercorre la vicenda familiare e la crescita di Balistreri a
Tripoli, ho trovato questo primo tassello della trilogia in questione
un giallo/poliziesco/thriller di tutto rispetto, in grado di
catturare fin dall'incipit l'attenzione di chi legge. L'autore
dimostra una straordinaria abilità nell'intrecciare eventi e
personaggi, senza tralasciare il minimo dettaglio né annoiare;
la sua prosa è decisamente fluida, entusiasmante, ricca di
tutti quegli ingredienti che contribuiscono a istigare il lettore a
fare addirittura le ore piccole pur di non interrompere l'evolversi
della vicenda narrata. Era dai tempi in cui lessi avidamente “Uomini
che odiano le donne” di Stieg Larsson che nel cuore dela notte
non riuscivo a staccarmi dalle pagine di un libro, e io, come dico
sempre, non sono una lettrice abituale di gialli e sottogeneri
vari.
Impossibile
riassumere in poche righe la complessità della trama che si
svolge sullo sfondo di una città come Roma tra il 1982 e gli
anni Duemila. Fatto sta che mentre il cerchio finalmente si stringe,
niente sarà certo, anche quando l'esito delle indagini
sembrerà ovvio e scontato, fino al gran colpo da maestro con
cui Costantini fa calare il sipario definitivo sull'assassinio della
giovane Elisa Sordi, crimine che per ben ventiquattro lunghi anni
resterà una spina nel fianco di un Balistreri bello, dannato e
fiaccato dal peso dell'esistenza. Il male può annidarsi
ovunque, in un viso deforme così come nel sorriso più
angelico e disarmante, persino nel bene stesso.
Sono
molto contenta di aver cominciato dal secondo volume, una fortunata
svista che mi ha permesso di comprendere meglio diverse cose che
vengono anticipate in questo primo romanzo, nonché di valutare
nell'insieme la figura qui più matura del commissario.
Pregusto già la lettura del terzo atto della trilogia, con la
segreta speranza che si faccia ritorno in Africa dove ancora attende
una scogliera e il suo mistero!
Laura
Vargiu
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