In
nessun luogo –
Roberto Saporito – A & B – Pagg. 92 – ISBN
9788877285201
– Euro 10,00
In
nessun luogo, l’ultimo romanzo dello scrittore piemontese, la
storia di un sopravvissuto
Saporito,
un viaggio alle radici del dolore
Da
molto tempo apprezziamo la penna dello scrittore Roberto Saporito di
cui abbiamo recensito quasi l’opera omnia. In questi giorni fa
l’occhiolino nelle principali librerie il suo fresco di stampa
“In nessun luogo” (A&B Editore, pp.91, euro10), un
toccante romanzo tra finzione e verità. È la storia di
un sopravvissuto, ulcerato dalla morte della moglie, quindi indeciso
se continuare a vivere o anche solo sopravvivere, se continuare nella
sofferenza o cercare di farsene una ragione. “Sono più
di due mesi che non fai più assolutamente nulla – scrive
nell’incipit del romanzo-, se non guardare serie televisive o
ingurgitare gocce di Xanax, o far la spesa (minima) al supermercato
sotto casa”. Decide, quindi, di ripercorrere tutti i luoghi in
cui era stato con l’amatissima moglie. Con lei aveva visitato
quasi tutta l’Europa. Il suo diventa quasi un viaggio/non
viaggio, con false partenze e falsi arrivi, un ramingare dentro sé
stesso, perché più che difficile gli appare impossibile
elaborare un lutto tanto ulcerante. “Vi piaceva venire a
Parigi-scrive-, vi piaceva constatare i cambiamenti della città
di anno in anno, un luogo in perenne evoluzione o involuzione,
questione di punti di vista, locali che chiudevano, locali che
aprivano, aumento dei controlli di polizia e esercito in assetto da
guerra santa in luoghi sensibili (aumentati e sempre più
sensibili) e alle principali fermate della metropolitana”.
Torna Saporito persino a Lourdes, luogo in cui lei credeva di trovare
sollievo alla sua grave malattia. Si reca ad Amsterdam, in luoghi
dove erano stati tanto felici. A un certo punto ha la strana
sensazione di non star scrivendo la verità. Pensa che il
romanzo sia una grande bugia. E dice a sé stesso che se vuoi
la verità non devi cercarla nella scrittura di un romanzo.
Quello dell’Autore è un viaggio fatto di false partenze,
ripensamenti, dubbi continui; un viaggio alla fine dentro sé
stesso, trascinandosi in non-luoghi, dove aeroporti e alberghi
sembrano posti provvisori che non costringono il protagonista ad
operare delle vere scelte. Tutto resta sospeso, lacerante, non
concluso. Impossibile elaborare un lutto così urente. Scritto
con l’inchiostro del dolore questo romanzo verità ci ha
profondamente commossi.
Roberto
Saporito è nato ad Alba (CN) nel 1962. Ha
studiato giornalismo. Ha diretto una galleria d’’arte per
trent’anni. Ha pubblicato raccolte di racconti e romanzi, tra i
quali ricordiamo “Harley Davidson” (1996). “Il
rumore della terra che gira (2010), “Come un film francese
(2015) “Respira” (2017) “Come una barca sul
cemento” (2019). Ha collaborato con la rivista letteraria di
Milano “Satisfiction” con una personale rubrica.
Grazia
Giordani
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