Mixing
- Dada Montarolo - GCE - Pagg. 136 - ISBN 9788831285414
- Euro 16,50
Un
viaggio tra segreti e introspezione nel cuore di un bar
d´albergo
Nella
frenesia della vita moderna, spesso siamo circondati da una
moltitudine di persone ma ci sentiamo soli nel nostro mondo
interiore. È in queste situazioni che il bisogno di confidarsi con
uno sconosciuto diventa un´attrazione irresistibile, Dada
Montarolo, nel suo libro "Mixing", ci trasporta all´interno del
bar di un grande albergo, un luogo dove il tempo sembra rallentare e
i segreti si intrecciano con i ricordi.
Il
barman, il protagonista silenzioso di questa storia, è un
osservatore attento e discreto. Durante la stagione che sta per
concludersi, dodici clienti si siedono al suo bancone e gli chiedono
un cocktail diverso, ma ciò che realmente condividono sono le loro
storie più intime. Questi personaggi, in apparenza privilegiati, si
aprono completamente davanti a lui, lasciando emergere le loro
debolezze, sogni e segreti più profondi.
È
nel bar che gli ospiti, avvolti dal tepore della stanza e dalla
compagnia del barman, si sentono liberi di esplorare i recessi della
propria anima. In questo microcosmo di conversazioni sussurrate e
bicchieri tintinnanti, si crea un intimo rapporto tra lo sconosciuto
e il narratore, un´opportunità di confrontarsi con se stessi senza
la paura del giudizio.
In
"Mixing", le storie dei clienti si intrecciano, ognuna con un
cocktail diverso, che funge da metafora delle loro esperienze e
personalità. L´archeologo, svelando la scoperta di una terra
misteriosa, mette in luce la nostra incessante ricerca di significato
e la connessione tra passato e presente. Il giornalista, con una
notizia sconvolgente in procinto di essere pubblicata, affronta
l´eterna lotta tra la verità e il desiderio di mantenerla
nascosta. Il campione sportivo, nel raccontare il motivo sconosciuto
del suo ritiro, esplora la pressione e le aspettative che possono
soffocare i sogni.
Attraverso
le storie dei dodici clienti, "Mixing" ci sfida a considerare
l´importanza di trovare un momento di silenzio nella frenesia della
vita quotidiana, un momento in cui possiamo svelare i nostri pensieri
più profondi senza la paura del giudizio. Questo libro ci ricorda
che, a volte, il bisogno di confidarci con uno sconosciuto non
riguarda tanto l´altro quanto noi stessi, offrendoci l´opportunità
di guardare dentro di noi e di riscoprire ciò che davvero
proviamo.
Un
libro leggero che si legge benissimo sotto l´ombrellone.
Citazioni
tratte da Mixing
di Dada Montarolo
«IL
possesso» disse senza smettere di fissarmi «è l´unica strategia
per sopravvivere. Se lei possiede, lei domina. Se si lasca possedere...
lei è fregato» concluse, bevendo ancora. Un gesto veloce, sigillo
imperioso all´editto appena proclamato. (pag 15)
Noi
creiamo, noi distruggiamo e abbandoniamo. Per un´eternità fitta di
attimi ci sentiamo Dio. E poi veniamo puniti per la nostra arroganza.
E abbandonati. (pag 47)
Tempo
fa uno scrittore famoso se ne uscì con una verità sacrosanta: "Un
cretino è un cretino, due cretini sono due cretini, diecimila
cretini sono una forza storica". (pag 59)
Fare
il giornalista non vuol dire creare la notizia. Vuol dire
interpretarla, cavarne fuori il sangue che la tiene in vita,
analizzarlo, pulirlo dalle scorie, mostrarne le malattie. Senza pietà
e senza pudori. Sai cosa diceva Baudelaire? "Ogni giornale, dalla
prima all´ultima riga, non è che un tessuto di orrori. Guerre,
delitti, furti, oscenità, torture, delitti dei principi, delitti
delle nazioni, delitti dei privati, un´ ubriacatura di atrocità
universale." (pag 103)
L´arte
è anche un delirio nevrotico di splendido egocentrismo, non dovevo
dimenticarlo. (pag 113)
Katia
Ciarrocchi
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