Gli anni - Annie Ernaux - L´orma - Pagg. 276 - ISBN 9788898038169 - Euro 18,00
Seduta all´ombra del mio platano, frastornata dal canto sempre più ossessivo delle cicale, ho l´impressione di sentirmi cadere addosso una grande moltitudine di immagini della mia vita; frantumi di ricordi apparentemente perduti o nascosti nei meandri dei miei tanti anni.
E´ come quando in un film rividi la bottiglietta panciuta dell´aranciata San pellegrino anni 50/60 e mi stupii oltremodo di averla dimenticata dopo tutte le piacevolezze che mi aveva regalato quando ero ragazzina.
Sto leggendo Gli anni, di Annie Ernauxe mi ritrovo piena di stupore ad assaporare questo "gran libro" che non è un romanzo, neppure una autobiografia canonica, ma un vero e proprio flusso di vita che sgorga negli anni quaranta del Novecento e attraversa e oltrepassa il secolo, trascinando con sé "cose", persone, personaggi, idee, sistemi di vita, filosofie, politiche, comportamenti individuali e sociali, abitudini familiari e mode sociali, incontrati nel proprio cammino.
Trascinando gli Anni appunto.
L´autrice sorprende per i suoi ricordi che sono anche i nostri, per la memoria sopraffina con la quale cava dal pozzo del passato la sua storia, che è anche la nostra storia, per i quadri antropologici e generazionali che riesce a comporre e soprattutto per l´originalità dello stile caratterizzato da una narrazione per "accumulo".
E´ il linguaggio dell´anima, ne ha il ritmo, la voce; apparentemente distante e scevra di emotività riesce a commuovere con i lunghi elenchi in cui ammassa tutto quello che ha fatto parte dell´"attimo di vita", di ogni attimo di vita: dall´insignificante oggettino, alla gente; dall´evento storico, all´evento familiare; dalla paura, alla noia; dalla vergogna, alla felicità.
Scorrono i grandi cambiamenti sociali, le trasformazioni nelle abitudini e nei pensieri, il passaggio alla società dei consumi, le delusioni individuali e quelle politiche, alla fine cosa resta di tutta una vita?
...Quali radici s´aggrappano, quali rami crescono
Da queste macerie? Figlio dell´uomo,
tu non lo puoi dire, né indovinare, poiché conosci solo
un mucchio d´ immagini infrante... (da La terra desolata di T.S. Eliot)
canta malinconicamente Eliot, e forse anche Annie Ernaux,
ma per lei sono immagini infrante da salvare tramite la scrittura, perché solo le parole ci testimoniano e danno significanza ai nostri "anni".
Confesso che, per quanti libri di narrativa abbia letto, non riuscivo a trovarne almeno uno che potesse competere con i romanzi della Yourcenar.
Finalmente eccolo! Per me "Gli anni" rappresenta una ripartenza della grande narrativa e mi fa molto piacere che all´autrice sia stato conferito un meritatissimo Nobel 2022 per il "coraggio" e l´ "acutezza clinica", attributi che ben si colgono durante la lettura di questo libro.
Franca Canapini