I
rondoni - Fernando Aramburu - Guanda - Pagg. 720
- ISBN 9788823524699
- Euro 22,00
Un
anno
Una
gran bella scoperta, per me, la scrittura di Aramburu, nome di spicco
della letteratura spagnola (ed europea più in generale) odierna, del
quale prima d´ora non avevo avuto occasione di leggere niente.
Una
lettura, questa de "I rondoni", che mi ha tenuto buona compagnia
per diverso tempo, portandomi nella Spagna e, in particolare, nella
Madrid dei nostri giorni. Ad animare le ben settecento pagine del
libro, il dramma esistenziale di Toni, un professore
ultracinquantenne di filosofia delle scuole superiori che, al culmine
della delusione, prende la decisione di suicidarsi pianificando a
poco a poco, in modo razionale, la propria dipartita che fissa a
distanza di un anno. Dodici mesi per disfarsi di ogni cosa materiale
della sua vita pregna di solitudine, ma anche per scavare a fondo nei
suoi ricordi; infatti, la narrazione, sotto forma di memorie in prima
persona annotate meticolosamente alla fine di ogni giornata per un
anno intero, procede su più piani temporali poiché, oltre a
raccontare la quotidianità del presente vissuta tra il lavoro a
scuola e le chiacchierate al bar di Alfonso con l´amico Bellagamba,
torna indietro nel tempo per ripercorrere il periodo in famiglia
dall´infanzia alla giovinezza e quello della travagliata quindicina
d´anni di matrimonio con l´ormai ex moglie Amalia, prepotente e
piena di rancore. Tutti ricordi che, ovviamente, sono spesso assai
dolorosi, ma che si rivelano necessari per "tirare fuori tutta la
sporcizia accumulata dentro".
La
penna dell´autore è molto abile a intrecciare in maniera armonica
piani temporali diversi, rendendo il lunghissimo e dettagliato
racconto dell´esistenza del protagonista particolarmente
coinvolgente per il lettore che, alla fine, si affeziona a questo
aspirante suicida di mezza età e cerca di comprenderne il vissuto
tormentato da cui emergono anzitutto affetti e odi familiari. La
trama è ricchissima di episodi in cui si muovono personaggi molto
ben caratterizzati che, a seconda dei casi, ispirano simpatia,
avversione, compassione; tra loro, a pieno titolo, anche la cagnolina
Pepa, fedele compagna di Toni alla quale sembra che manchi soltanto
il dono della parola.
Un
romanzo che cerca disperatamente il senso dell´umano vivere tra
gioie (poche) e dolori (tanti), mentre il volo dei rondoni, dopo aver
svernato in Africa, solca una volta ancora i cieli dell´anima
seppur disillusa e diviene simbolo di profonda libertà.
Laura
Vargiu