Venti
poesie d´amore e una canzone disperata - Pablo
Neruda - Passigli - Pagg. 91 - ISBN 9788836805969
- Euro 9,50
"E´
così breve l´amore, ed è sì lungo l´oblio"
Una
bellissima lettura, quella offerta da "Venti poesie d´amore e
una canzone disperata" di Pablo Neruda (1904-1973), poeta cileno
che non ha certo bisogno di alcuna presentazione.
Tra
le più importanti voci della poesia del Novecento a livello mondiale
e Premio Nobel per la Letteratura all´inizio degli anni Settanta,
Neruda (pseudonimo di Ricardo Neftalí Reyes Basoalto) pubblicò
questa sua raccolta poetica nel 1924, ottenendo uno straordinario
successo di pubblico e critica.
L´edizione
italiana della casa editrice fiorentina Passigli premette all´opera
una presentazione dell´autore sudamericano pronunciata
all´Università di Madrid da García Lorca nel 1934, nella quale si
consiglia "di ascoltare con attenzione questo gran poeta". Tra le
pagine di questa raccolta del periodo giovanile, venti componimenti
senza un titolo effettivo, se non le prime parole del primo verso di
ogni singolo testo. Venti poesie che, come anticipa il titolo della
pubblicazione stessa, mettono al centro principalmente l´amore,
tema ripreso anche dalla breve e conclusiva "Canción
desesperada", dove inoltre viene posto l´accento sulla
condizione di abbandono e solitudine vissuta dal poeta. Malinconia,
tristezza, dolore attraversano i versi in un intreccio sublime, sullo
sfondo di un paesaggio marino che si fa paesaggio dell´anima.
"Ah
vastità di pini, rumore d'onde che si frangono,
lento
gioco di luci, campana solitaria,
crepuscolo
che cade nei tuoi occhi, bambola
chiocciola
terrestre, in te la terra canta!
[...]"
Questo
lavoro viene considerato fondamentale poiché da esso, come
sottolinea nella prefazione il curatore Giuseppe Bellini, tra i
massimi studiosi dell´opera nerudiana, "prende avvio il
rinnovamento radicale della poesia ispano-ameticana successiva al
modernismo", con una notevole influenza esercitata anche sui poeti
europei.
Meraviglioso
il linguaggio utilizzato, ricco di metafore e immagini affascinanti
che dipingono l´interiorità del poeta e non possono non colpire il
lettore attento: dalle spighe che si piegano "sulla bocca del
vento" alle nuvole che divengono "bianchi fazzoletti d´addio",
dagli uccelli che nella notte "beccano le prime stelle" alle
"tristi reti" gettate in un mare che scuote "occhi oceanici"
di una lei indefinita.
Una
scrittura di notevole profondità. Un classico intramontabile della
poesia del secolo scorso, imperdibile per gli appassionati delle
letture in versi!
Laura
Vargiu