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  Letteratura  »  Poesie scritte all’aria aperta, di Emilio Paolo Taormina, edito da Giuliano Ladolfi e recensito da Carla Malerba 27/10/2023
 

Poesie scritte all´aria aperta - Emilio Paolo Taormina - Giuliano Ladolfi - Pagg. 134 - ISBN 9788866446965 - Euro 12,00



Un canto alla vita sono queste poesie scritte da Emilio Paolo Taormina caratterizzate dalla scelta del frammento lirico che riesce a fermare in modo significativo e limpido l´immagine poetica.

Si avverte il dolore dell´assenza, il rimpianto dei giorni trascorsi il cui ricordo si

definisce grazie a versi che contengono molta originalità espressiva:


"Stelle

per mille e mille notti

avete accompagnato

i passi

della mia solitudine

questa sera vi vedo

rugose

come le mie mani"


L´amore -che non ha età- affiora potente nei versi di Taormina, talvolta struggenti, ma sempre calati negli eventi naturali,nei giorni vissuti, nella bellezza che è intorno a noi:

"...dentro di me

ti ho fatto così bella

che il tramonto arrossisce

d´invidia"

E il susseguirsi dei giorni e delle stagioni è per il poeta come suono di un refrain dolce amaro:

"...la carovana dell´estate/ sta andando via/ vedi come le foglie/ cominciano a chiudere le dita/ e si aggrappano fra di loro ..."

Le cose del mondo nei versi del poeta assumono straordinarie personificazioni quasi fossero dotate di caratteristiche umane mentre egli pare perdersi nei vaneggiamenti amorosi anelando il nome dell´amata sotto una luna che diviene "fontana di luce" a cui attingere.

Taormina è infatti poeta che pone amore, bellezza e dolore come punti

assolutamente necessari alla sua poesia. Solo si interroga e vorrebbe sapere

"se un barlume di me/è ancora nella tua mente"

La poesia d´amore percorre interamente tutta la silloge manifestandosi nel

lessico e nel ritmo dei versi che poi si caratterizzano per le figure retoriche,

per la musicalità intrinseca che è ricerca che scandisce, implora, canta e

piange la gioventù e l´amore, quasi una ricerca di perfezione:


"Sarai sempre imperfetta

tra la musica

che mi attraversa

e la parola"

Il poeta attinge alla sua malinconia, all´assenza dell´amata e in questo insormontabile limite sfiora l´anelito che la poesia rappresenta per chi la sceglie.

Proprio qui si compie il miracolo della parola sussurrata nei versi:

"lei non ha mai saputo/ che l´ho amata"

Qui, "nel fondo della poesia" e nella conturbante passionalità che la natura ispira.


Carla Malerba








 
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