Poesie
scritte all´aria aperta - Emilio Paolo Taormina -
Giuliano Ladolfi - Pagg. 134 - ISBN 9788866446965
- Euro 12,00
Un
canto alla vita sono queste poesie scritte da Emilio Paolo Taormina
caratterizzate dalla scelta del frammento lirico che riesce a
fermare in modo significativo e limpido l´immagine poetica.
Si
avverte il dolore dell´assenza, il rimpianto dei giorni trascorsi
il cui ricordo si
definisce
grazie a versi che contengono molta originalità espressiva:
"Stelle
per
mille e mille notti
avete
accompagnato
i
passi
della
mia solitudine
questa
sera vi vedo
rugose
come
le mie mani"
L´amore
-che non ha età- affiora potente nei versi di Taormina, talvolta
struggenti, ma sempre calati negli eventi naturali,nei giorni
vissuti, nella bellezza che è intorno a noi:
"...dentro
di me
ti
ho fatto così bella
che
il tramonto arrossisce
d´invidia"
E
il susseguirsi dei giorni e delle stagioni è per il poeta come suono
di un refrain dolce amaro:
"...la
carovana dell´estate/ sta andando via/ vedi come le foglie/
cominciano a chiudere le dita/ e si aggrappano fra di loro ..."
Le
cose del mondo nei versi del poeta assumono straordinarie
personificazioni quasi fossero dotate di caratteristiche umane mentre
egli pare perdersi nei vaneggiamenti amorosi anelando il nome
dell´amata sotto una luna che diviene "fontana di luce" a cui
attingere.
Taormina
è infatti poeta che pone amore, bellezza e dolore come punti
assolutamente
necessari alla sua poesia. Solo si interroga e vorrebbe sapere
"se
un barlume di me/è ancora nella tua mente"
La
poesia d´amore percorre interamente tutta la silloge manifestandosi
nel
lessico
e nel ritmo dei versi che poi si caratterizzano per le figure
retoriche,
per
la musicalità intrinseca che è ricerca che scandisce, implora,
canta e
piange
la gioventù e l´amore, quasi una ricerca di perfezione:
"Sarai
sempre imperfetta
tra
la musica
che
mi attraversa
e
la parola"
Il
poeta attinge alla sua malinconia, all´assenza dell´amata e in
questo insormontabile limite sfiora l´anelito che la poesia
rappresenta per chi la sceglie.
Proprio
qui si compie il miracolo della parola sussurrata nei versi:
"lei
non ha mai saputo/ che l´ho amata"
Qui,
"nel fondo della poesia" e nella conturbante passionalità che la
natura ispira.
Carla
Malerba