La
casa sull´abisso - William H. Hodgson - Fanucci -
Pagg. 120 - ISBN 9788834743751
- Euro 10,00
Un
classico della letteratura fantastica
Prendendo
le mosse dal ritrovamento di un manoscritto da parte di due amici
che, per trascorrervi le vacanze, giungono nei pressi di un villaggio
"all´estremo limite dell´Irlanda occidentale" (come recita
l´incipit), questo breve romanzo dello scrittore inglese William
Hope Hodgson (1877-1918) è senza dubbio un classico della
letteratura mondiale di genere horror fantascientifico.
Non
sapevo niente riguardo all´autore e sono rimasta molto colpita
dalla sua vicenda personale, conclusasi tragicamente sui campi di
battaglia francesi della grande guerra. Un destino drammatico per un
quarantenne che sin dall´adolescenza non ebbe vita facile; sebbene
Hodgson sia scomparso prematuramente, la sua è una produzione
letteraria cospicua che ha lasciato un solco fecondo.
Il
cuore della narrazione de "La casa sull´abisso", testo
pubblicato nel 1908, è rappresentato dal contenuto dello stesso
manoscritto omonimo rinvenuto dai due amici tra le macerie, custode
di un racconto che sa davvero dell´incredibile.
Mi
sono avvicinata alla lettura con grandi aspettative, ma purtroppo -
devo riconoscere con franchezza - non ne sono stata rapita e giungo
alla conclusione che il genere letterario in questione non faccia per
me, pur riconoscendo il valore di una trama ben congegnata e di una
scrittura importante ricca di fantasia che non certo tutti possiamo
avere. Con tutta onestà, mentre leggevo, non ho sentito il terrore
artigliarmi il cuore né sono stata presa dalla impazienza di sapere
come andasse a finire la storia narrata, anzi ammetto di aver fatto
fatica in più punti a portare avanti la lettura trovando di una
grandissima noia quei capitoli in cui il tempo scorre più che
rapidamente attraverso anni, secoli e forse millenni e subentra una
sorta di glaciazione e la fine del sistema solare. Segnalo, tuttavia,
che alcune parti (quelle relative all´assedio della casa da parte
degli esseri-suini e alla inquietante presenza che, sul finire del
manoscritto, riesce a penetrare e sta per aprire la porta della
stanza del vecchio narratore) sono riuscite a tenermi attaccata al
libro con maggior attenzione.
Una
lettura di sicuro più adatta agli appassionati di letteratura
fantastica e dell´orrore; spero in seguito di potermi riconciliare
con il povero Hodgson leggendo altri suoi titoli (si accettano con
gratitudine eventuali suggerimenti).
Laura
Vargiu
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