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  Letteratura  »  La bambina di nome Etna, di Marinella Fiume, edito da Algra e recensito da Gemma Incorpora Lucenti 24/11/2023
 

La bambina di nome Etna. L´Etna raccontata ai ragazzi - Marinella Fiume, con illustrazioni di Alessandro Filetti - Algra - Pagg. 92 - ISBN 9788893416658 - Euro 20,00


L´Arte di raccontare storie


Marinella Fiume è scrittrice ma è storica e insegnante, dottore di ricerca in Lingua e letteratura Italiana. Non sappiamo cosa è prima e cosa è dopo ma certamente continua a insegnare anche ora che non entra più nelle classi affollate di ragazze e ragazzi. Lei, sempre attenta alle problematiche sociali, insegna con le corrette parole e con il racconto, con le storie antiche e con gli eventi attuali, con le accuse alla luce del sole e con le difese accalorate. Si infervora. Usa un vocabolario Italiano e Siciliano denso di termini, di sapere e di sapori a nessuno pari. Insegna con le parole e col cuore e nello stesso momento in cui insegna riesce ad ascoltare. Le sue conferenze sono sempre colme di sentimento e saggezza e noi siamo suoi fans.


Quando scrive è un´altra storia, ha tutto della scrittrice: la fantasia, il ritmo, la conoscenza del linguaggio, le sfumature poetiche, la grande cultura, la capacità di suscitare curiosità, ma soprattutto l´amore per il racconto. Lei è padrona dell´Arte della Narrazione sia essa scritta che raccontata.

Questo libro " La bambina di nome Etna" è l´ultima sua fatica. Si dice così, ma Marinella non fatica mai a scrivere un libro, lei si eccita, gode, studia, pensa, cerca e trova.

Il libro, è rivolto ai ragazzi, io direi agli adolescenti e ne parlerò con il mio occhio, quello della pediatra.

L´ampia varietà di racconti da quelli relativi " a Muntagna" ai miti, dai temi naturalistici alla biodiversità, e nella parte finale dai cambiamenti climatici ai numerosi messaggi etici che ogni pagina nasconde, fa molto riflettere e fa di questo testo per ragazzi una lettura che noi adulti, distratti da mille a volte superficiali cose, dovremmo tutti fare.


L´Arte di Raccontare è per Marinella come l´aria nei suoi polmoni o i battiti del suo cuore. E´ arte antichissima e noi siciliani non l´abbiamo certo dimenticata ne siamo quasi impastati e, per andare a tempi a noi vicini, parte dai cartelloni dei cantastorie, continua con le gesta epiche dei pupi siciliani e culmina nella letteratura americana delle storytelling.

Nel libro le varie storie sono raccontate dal nonno Jan alla nipote Etna. Un nonno racconta alla nipote alla quale ha voluto dare il nome Etna. Non vi svelo il perché. E´ meglio leggerlo.

La mia generazione è cresciuta a pane e racconti e divenuta più grande a pane e libri letti, riletti, prestati, sgualciti e scoloriti. Purtroppo non è così per le nuove generazioni. La mente mi torna a Calvino, molti di noi sono cresciuti a pane e Calvino. Che tesori di saggezza i libri per ragazzi di Calvino e quanto farebbero bene ai ragazzi di oggi.


Il valore senza tempo dell´Arte del raccontare e la sua rilevanza nello sviluppo di quella che è la formazione e la comprensione del linguaggio nell´uomo è stato ed è un argomento che ha sempre incuriosito un po´ tutti e per questo è stato molto studiato .

Vediamo di capire cosa è successo al nostro cervello che evolvendo ci ha permesso di strutturare il linguaggio consentendoci di essere i soli esseri viventi di questo pianeta ad averlo. Anche gli animali hanno forme di linguaggio più o meno comprensibili ma purtroppo non si esprimono con parole ma solo con vocalità varie. Lo avrebbe fortemente voluto Walt Disney che ha tanto fatto parlare gli animali come fossero esseri umani.


" The power of stories in Pediatrics and Genetics"*. E´ il titolo di una conferenza e di un articolo di John Opitz genetista e pediatra di levatura unica . E´ una storia nella storia e ve la racconto.

Le scimmiette sono state un modello importante per lo studio dello sviluppo del linguaggio. Si è visto infatti che subivano nel tempo un cambiamento evolutivo della loro vocalizzazione attribuibile non soltanto alla crescita ma soprattutto all´influenza del feedbach (cioè della reazione, del ritorno di segnale) materno. Si è visto ancora che Il primo stadio dello sviluppo del linguaggio è uguale sia nelle scimmie, che negli uccelli e negli esseri umani ed è paragonabile a quella che gli scienziati definiscono come "nebulosa instabile di suoni" identica per tutte tre le specie. Man mano che gli organismi crescono la nebulosa comincia a separarsi, a schiarirsi selezionando suoni meglio distinguibili. Mentre nelle scimmiette e negli uccelli questa evoluzione si ferma, nel bambino invece si struttura con suoni simili a vocalità vere e proprie e attraverso ulteriori differenziazioni si giunge alla formazione del linguaggio con la decodificazione e la produzione di parole come articolo, pronome, verbo, aggettivo.

Cos´è che compie questa sorta di miracolo nell´essere umano?

E´ la grande influenza della costante comunicazione (feedback) tra madre e figlio che comincia ancor prima della nascita, continua subito dopo con l´inizio della nutrizione, gli sguardi, i sorrisi e le parole che sono coccole, carezze, fonemi e ninne nanne sussurrate e a volte semplicemente canticchiate. Con la progressione del tempo si giunge a percorsi verbali più sofisticati fino a che il piccolo non più allattato ma ugualmente seduto sulle gambe della propria mamma continua ad ascoltare parole o anche letture di cui pian piano riuscirà a comprenderne anche il significato astratto. Alla sera, vicini al sonno le storie diventano favole con una loro " morale" e non ce ne sono due uguali. E così appena il bimbo cresce e cammina prenderà lui stesso i libri dalla libreria per sfogliarli ed essere colpito dalle immagini e collegare queste con i simboli e il loro significato. Ecco questo è accaduto, accade e dovrebbe continuare ad accadere quotidianamente ai nostri bambini.

Le favole dei fratelli Grimm sono raccontate in mille parti del mondo. "Una bella storia ha un grande potere e una grande forza vitale in ogni parte del mondo. Sarà ripetuta in mille lingue e in mille modi diversi. Non esisterà mai chi denigra il valore delle favole e delle storie lette e raccontate e saranno storie dietro storie".


A questo punto, non posso non dirvi ciò che mi ha più colpito delle pagine di questo libro anche se ognuna nasconde uno speciale significato e non è facile fare una selezione. "La discesa agli inferi" è una lettura esaltante e non conoscevo questa data che è da conservare: ventiquattro settembre settantaquattro. Il coraggio e il rispetto verso il nostro Vulcano infuocato e immortale non saranno mai troppi.

La mia preferita è però " Il Nivarolo" perché di lui mi raccontava la mia mamma. Ecco, la forza del racconto, l´eco della sua voce mi è tornato attraverso la tua Arte del raccontare. Il miracolo è compiuto Marinella.


Dobbiamo continuare a credere, come fai tu, nel potere della Natura, della Scienza, dell´Esplorazione e del Raccontare storie per cambiare il Mondo.

"La bellezza della terra è come una voce muta che da essa sale. Tu la osservi e vedi la sua bellezza, la sua fertilità e le sue risorse. Tu osservi come il seme comincia a germinare e fa germogliare cose nuove da quelle seminate. Tu prendi nota chiedendoti perché accade ciò. Riempito di meraviglia cerchi ancora andando alla radice delle cose e alla fine riscopri una grande bellezza e una magnificente forza"

E´ Sant´Agostino.


Ti vedo mentre di mattina sorbendo il caffe nel tuo giardino incantato a Fiumefreddo ascolti il canto degli uccellini. I loro cinguettii sonori sono bellissimi ma ripetitivi e monchi e ora sappiamo perché. Il loro linguaggio è ugualmente ricco e crescono i loro pulcini con amore e sacrificio.

L´immagine di una giovane mamma che fra venti anni con in braccio il suo bimbo legge e spiega il tuo racconto, anzi il racconto di nonno Jan e la voce di Etna che parla, mi investe, e vedo anche un ragazzino che estrae dalla libreria il tuo libro e lo legge e ne trae gioia e insegnamenti. Grazie Marinella il tuo lavoro ha un valore talmente grande e importante che neanche tu ti rendi conto.


Gemma Incorpora Lucenti

Novembre 2023


*The Power of stories in Pediatrics and Genetics

John Opitz, Lorenzo Pavone and Giovanni Corsello

Italian Journal of Pediatrics ( 2016) 42: 35


 
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