La
culla sull´abisso -
Maria
Sardella - Transeuropa - Pagg. 160 - ISBN 9791259901415
- Euro 16,00
Sardella
tra realtà e fantascienza
Conosciamo
ormai da tempo la bella penna di Maria Sardella, avendo già
recensito in queste pagine i precedenti romanzi: "La luna in
gabbia" e "Soltanto scie sul mare". Questa volta l´Autrice
tratta un tema duro che oscilla tra la fantascienza e l´amara
realtà. "La culla sull´abisso" (pp.157, euro16, Transeuropa
edizioni) ci porta in un mondo sconvolto dall´innalzamento delle
acque per cui gli Stati chiudono le frontiere ed espellono tutti gli
stranieri. Carlo, il protagonista, è costretto a tornare in Italia
dove incontra una situazione drammatica, quasi surreale. Si vive qui
difesi e nello stesso tempo assediati da un´incombente Linea che
separa la terra dal mare. Carlo ritrova il padre molto invecchiato,
tenuto in gran conto dagli abitanti del luogo che lo hanno
benevolmente soprannominato "Il Giardiniere" perché riesce a
ricavare del cibo dai vegetali, in un paese in cui anche trovare
qualcosa di commestibile è diventato molto difficile. Carlo avverte
la "presenza" della mamma ormai morta da parecchi anni, colloquia
con lei, quasi parlasse con un fantasma. All´improvviso un giorno
vede "un bambino dritto, immobile dall´altro lato della strada".
Quel bambino era vittima di un sacrificio rituale. In quell´angolo
di mondo stravolto dalla miseria e dal terrore, ci sono delle strane
consorterie che perseguitano gli innocenti. E questo povero piccolo è
uno dei perseguitati. Carlo, oltre al padre e al "fantasma" della
madre, in questa strana terra ha incontrato l´amore nella figura di
Aziza, una generosa ragazza di colore, dotata di fascino e di grande
umanità. Divide la casa con lei. I loro amplessi sono molto caldi e
sensuali. La penna dell´Autrice è sempre molto esplicita nelle
descrizioni. Se ne "La luna in gabbia" avevamo ammirato un
realismo magico, "In soltanto scie sul mare" incontriamo un
argomento di grande umanità ovvero lo spinoso tema della demenza
senile. Ne "La culla sull´abisso" l´Autrice tocca il doloroso
attuale tema del mondo che si va disfacendo. Quell´odiosa Linea
sembra incombere anche su di noi perché l´innalzamento delle acque
purtroppo è un fatto reale. Martino verrà rapito e, fortunatamente
ritrovato e condotto con Carlo e Aziza che lo tratteranno come se
fosse realmente un loro figlio, in una baita in montagna che il
Giardiniere aveva acquistato, quando la moglie era ancora in vita.
Questo nuovo romanzo della Sardella lo leggiamo tutto d´un fiato,
affascinati non -solo dalla trama, ma anche dallo stile
inconfondibile che timbra le nostre menti e i nostri cuori.
Note
biografiche: Maria Antonietta Sardella, nata a Canosa di Puglia, vive
a Bresca dal 75. Ha pubblicato Così è la vita, amore mio,
Altrimedia Edizioni, Matera 2009, Primo Premio con pubblicazione, La
Città dei Sassi 2008. H tradotto il romanzo del franco-algerino
Tahar Djaout . L´Ultima Estate della ragione, Bibliofabbrica,
Brescia 2009, Premio Qualità per la traduzione, Microeditoria di
Chiari. Ha partecipato nel 2010 al contest Blusubianco della scuola
Holden di Torino, qualificandosi tra gli otto vincitori col racconto
Ce n´est qu´un debut. Ha pubblicato inoltre La musica del mais,
Bibliofabbrica Gussago 2015 e La luna in gabbia, PubGold, Martina
Franca 2017 e Soltanto scie sul mare, GFE, Roma 2023. Gestisce il
blog Otium (www.ipazziando.blogspot.com)
dove pubblica note di letteratura e di attualità, racconti di
viaggio e ricette culinarie in una cornice narrativa.
Grazia
Giordani