La
comunità dei viventi - Idolo
Hoxhvogli - Clinamen - Pagg. 58 - ISBN 9788884103376
-
Euro 13,90
"La
comunità dei viventi"
di
Idolo Hoxhvogli è un saggio metafisico scritto con uno stile
narrativo non facile nel descrivere argomenti che spaziano dalla
teologia all´epistemologia, dalla filosofia alla letteratura,
creando un tessuto di riflessioni intricate e profonde.
Il
libro sembra voler sfidare le convenzioni, presentando un
Dio fragile, un´umanità nomade nell´universo dei segni e una
tecnocrazia che vede la libertà come un errore. Non c´è spazio
per le consolazioni dei catechismi tradizionali, ma
l´autore indica una
direzione verso la vita oltre ogni sconfitta, una semiotica del
vivente che funge da labirinto dei respiri, un punto di incontro tra
universale e singolare.
La
relazione tra i gesti umani e la trascendenza appare spezzata,
lasciando il mondo in mano agli esperti e ai loro assiomi, con la
conoscenza del bene e del male secolarizzata nell´utile.
In
Acchiappafantasmi, secondo capitolo del libro, Il tempo viene
descritto come un ostacolo alla vera vita, impedendo alle persone di
vivere appieno. Tuttavia, "In
fondo ai corpi, però fantasmi educano contro il potere, amuleti
squadernano i sepolcri, la casa, la morale dello Stato"
l´autore
sottolinea l´importanza di lasciare spazio alla creatività e alle
storie individuali, anche in un mondo opprimente.
Hoxhvogli
prosegue nell´evocare l´idea di un mondo in cui la natura stessa
è un alfabeto misterioso e mutevole, sfidando la comprensione e
l´interpretazione umana. Si menziona il processo fisiologico degli
alberi, con il xilema e
il floema che
trasportano i nutrienti su e giù, permettendo la fotosintesi e la
distribuzione degli zuccheri. Questa immagine degli alberi che "fanno
la rivoluzione stando fermi"
suggerisce
una prospettiva sulla pazienza e la capacità di adattamento della
natura.
Il
capitolo termina con l´idea che gli uomini chiedono al tempo di
lavorare, "Tempo
quali sono le tue esperienze?",
il tempo è descritto come un elemento che scorre inesorabilmente,
portando con sé le esperienze umane, la fame dei corpi e la scorsa
della vita.
L´autore
ci parla delle mappe come rappresentazioni del mondo, figurandole
come "tele
di Penelope"
che
tessono e disfano storie e geografie. La mappa di Hereford, situata
in una cattedrale vicino al fiume Wye, diventa un simbolo di tutte le
mappe e delle interpretazioni soggettive della realtà. L´autore
sottolinea l´importanza della prospettiva personale nel determinare
la verità e il significato di ciò che vediamo.
In Santità
e Metaverso affronta
la crescente dipendenza dell´umanità dalla tecnologia e dai dati
sostenendo che l´uomo è sempre più "digitalizzato"
e
"sfigurato"
dall´era
dei computer. Le mappe digitali e i dati sono descritti come
un´architettura ostile ai viventi, che rischia di far perdere di
vista la connessione con l´esperienza umana reale.
Proseguendo
si discute dei labirinti come
luoghi di confusione e incertezza, sottolinea l´importanza di
liberarsi dai labirinti e di allontanarsi dalle strade predefinite
per trovare la propria libertà. La morale viene vista come una
raccolta di stelle con geometrie astrologiche.
"La
comunità dei viventi"
si
distingue per l´uso di un linguaggio ricco di metafore, allegorie e
simbolismo, il quale può risultare impegnativo per il lettore,
richiedendo una lettura attenta e concentrata, l´autore esplora le
parole e le immagini che ne derivano, stimolando a una riflessione
approfondita su ogni frase.
La
struttura del testo è frammentata e non lineare, con argomenti che
si intersecano e sovrappongono, creando una sensazione di confusione
e disorientamento, tuttavia, invita anche a cercare collegamenti e
significati più profondi tra le diverse sezioni del libro.
Gli
argomenti trattati spaziano ampiamente, ma alcuni temi ricorrenti
emergono chiaramente: la spiritualità, la filosofia, la natura
dell´essere umano e la natura stessa sono tutti oggetto di
riflessione, in particolare, l´autore esplora concetti come
l´incarnazione, la conoscenza, il tempo e l´identità.
La
lettura di questo libro richiede una mente aperta e una
predisposizione ad esplorare idee complesse e astratte. Sebbene "La
comunità dei viventi"
possa
sembrare sfuggente e impegnativo, offre una ricca fonte di
riflessione per chi è disposto a immergersi in un mondo di pensiero
profondo e insolito.
Katia
Ciarrocchi
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