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  Letteratura  »  Il noir in edicola, a cura di Carlo Bordoni 20/06/2008
 

IL NOIR IN EDICOLA

di Carlo Bordoni

 

 

Nelle edicola regna il noir, una variante del giallo (dal colore delle copertine dei primi romanzi che Mondadori mandò in edicola nel 1929), ingrediente necessario di ogni prova narrativa, capace di tenere il lettore inchiodato alla pagina per il tempo necessario a risolvere l'enigma. La sua presenza è talmente scontata da essere quasi d'obbligo, specie da quando Carlo Emilio Gadda, col suo Pasticciaccio brutto de via Merulana (1957) gli ha conferito qualità letteraria. “L'idolatria nei confronti di Carlo Emilio Gadda, costante nei giallisti e noiristi nostrani, è veramente da considerare con sospetto – osserva Roberto Barbolini – Non ce n'è uno, da Carlo Lucarelli a Gianni Biondillo (per citare i migliori), che non ostenti una vera e propria venerazione nei confronti delle dolenti e artagotiche costruzioni verbali del Gran Lombardo. Ma poi lo stile che trionfa è il finto espressionismo, simpatico e un po' ragionierescamente abile, di Andrea Camilleri, il Gadda degli ipermercati.

Il successo di Montalbano non ha intaccato lo zoccolo duro degli appassionati del giallo tradizionale, che segue un preciso schema risolutivo, fatto di piccoli e grandi indizi, con cui il lettore è chiamato a confrontarsi. Sono i vecchi giallisti, affezionati a una scrittura di genere che passa nelle edicole. “Si mettono in competizione con lo scrittore per risolvere l'enigma – conferma la scrittrice Annamaria Fassio – Sono i lettori più terribili: guai a lasciare indizi fuorvianti, guai ad ingannarli! Per loro tutti i nodi devono risolversi magistralmente. Sono più attenti a questi dettagli che alle atmosfere o al contesto sociale in cui si sviluppa la storia. In un certo senso, sono di grande aiuto. Lavorando per la Mondadori me ne sono accorta subito. In America uno scrittore di gialli è uno scrittore a tutti gli effetti. Mi piacerebbe molto che questo avvenisse anche qui. E poi ci sono gli intramontabili, come Ellroy. Sei pezzi da mille è quasi un trattato storico, ma si legge, appunto, come un romanzo giallo. Con il fiato sospeso sino alla fine. Che poi è il modo migliore per leggere un libro.

Mondadori “mass market” (che comprende anche Urania e i Romanzi) sforna oltre 230 titoli l'anno, con tirature tra le 12 mila e le 24 mila copie: un fiume in piena che tuttavia è di gran lunga inferiore alla produzione media di venti anni fa, quasi 50 mila copie di tiratura. Cifre impensabili per la libreria.

 “Sono finiti i bei tempi in cui i fascicoli da edicola erano l'unico gioco in città – avverte Sergio Altieri, editor Mondadori – La televisione e i giocattoli elettronici hanno aperto nuove possibilità d'intrattenimento. In edicola si compra di tutto, in particolare libri. Ma è un errore considerare l'edicola come la suburra dell'editoria. Dall'edicola sono usciti tutti i grandi maestri del thriller e della fantascienza. Ora l'edicola ha ripreso quota: ogni fascicolo vende il triplo di ogni titolo italiano da libreria.

Di questo fenomeno sono responsabili in parte gli scrittori italiani. Diversamente da quanto accadeva in passato, quando un buon scrittore di genere doveva necessariamente essere americano e gli italiani erano drasticamente esclusi o costretti a scrivere sotto pseudonimo, adesso sono proprio loro i preferiti. Infatti dal 2007 Mondadori dedica un'uscita fissa mensile a un autore italiano (“Il Giallo Mondadori presenta”), che si differenzia per la copertina in bianconero: Claudia Salvatori (Una storia da rubare, 2007), Alessandro Defilippi (Locus Animae, 2007), Bruno Pampaloni (Nessun male, 2007), Mauro Marcialis (La strada della violenza, 2008), Giacomoni & Ricci (B@cteria, 2008) sono gli autori dei primi numeri.

La scuola italiana può contare su due generazioni di scrittori professionisti che hanno il pregio di sapersi adattare alle esigenze delle collane. Nomi come quelli di Annamaria Fassio, Stefano Di Marino, Franco Forte, Andrea Carlo Cappi, Matteo Bortolotti, Giancarlo Narcisi, Gianpaolo Zarini e Andrea Novelli firmano regolarmente una serie di titoli di grande interesse.

 

 

 

 

 
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