Francesca
Lenzi
LA MASCHERA DEL MALE
Il cinema di Rob Zombie
Edizioni
Il Foglio – Pag. 180 – Euro 15,00
ww.ilfoglioletterario.it
Francesca
Lenzi non è nuova a pubblicare lavori di critica
cinematografica scritti con stile popolare ma senza rinunciare ai dettagli
tecnici. Ho apprezzato il suo lavoro di esordio dedicato a un grande
dell'horror italiano (Inferno - Dario Argento da Suspiria
alla Terza Madre- Profondo Rosso, 2007), al punto di chiederle di scrivere
un libro di cinema per la nostra collana Split Screen, diretta da Fabio Zanello. La scelta del regista è caduta nella
cinematografia horror di respiro internazionale, su quel Rob
Zombie (Robert Bartleh Cummings),
regista, musicista e sceneggiatore allievo di John Carpenter, cresciuto a base
di Lansdale e di maestri gotici italiani (su tutti Lucio
Fulci e il dottor Freudstein, ma anche Mario
Bava). Francesca Lenzi illustra i tre lungometraggi di
Rob Zombie, parte dalla sinossi e dalla storia, ma
non trascura di compiere uno studio accurato dei personaggi e delle
inquadrature. Il lettore che ha visto La
casa dei 1000 corpi, La casa del
diavolo e il remake di Halloween trova una risposta a tutte le
sue curiosità, mentre chi non ha visto quei tre capolavori horror resta incuriosito e viene spinto a colmare una lacuna. Francesca
Lenzi non trascura neppure i lavori minori del
regista, analizza il trailer Werewolf women of the SS, una sorta di omaggio al vecchio sottogenere nazi erotico,
e il film di animazione Grindhouse,
che vede protagonista un assurdo lottatore messicano. Il libro è impreziosito
da numerose immagini tratte dalle pellicole e da alcuni disegni originali
realizzati dall'autrice che dimostra confidenza artistica con le tematiche horror. La
maschera del male è un libro in formazione, che necessiterà di continui
aggiornamenti per seguire le future evoluzioni di un regista condizionato dalle
indimenticabili atmosfere anni Settanta. Tob Hoper e il suo Non
aprite quella porta resta opera imprescindibile come ispirazione dei primi
lavori del regista, così come John Carpenter non manca di condizionare il nuovo
Halloween. Rob
Zombie ha genialità da vendere, non si limita certo a copiare, ma rielabora con
stile personale i capisaldi del vecchio cinema horror. Basta aver presente tutta
la prima parte di Halloween per
rendersi conto che siamo di fronte a un personaggio nuovo, fatto di luci e
ombre, psicologicamente più complesso rispetto alla macchina per uccidere
ideata da Carpenter. Francesca Lenzi analizza tecnica
e mestiere del regista con perizia stilistica e linearità di esposizione. Il
libro verrà presentato dalla casa editrice, venerdì 24 ottobre, alle 17 e 30,
presso la Libreria La
Bancarella di Piombino.
Gordiano Lupi
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