Saverio Lodato e Roberto Scarpinato
IL RITORNO DEL PRINCIPE
Ed. Chiarelettere
ISBN 978-88-6190-056-1 (pagine 347) (€ 15,60)
Recensione a cura di
Carmen Lama
Un'analisi
storico-politica lucidissima, obiettiva, dettagliata e documentata, testimonianza
di un Magistrato in prima linea, sulla “criminalità dei potenti (sic!) in
Italia”: è un libro per capire i giochi politici nell'intreccio con la
criminalità organizzata, con il mondo imprenditoriale, finanziario ecc…, un
libro che svela i retroscena del potere, quello che non si vede e non è mai
stato detto, né raccontato, “ma che decide, fa politica e piega le leggi ai
propri interessi. Ci avviamo verso
una democrazia mafiosa?” Verso un declino anziché verso lo sviluppo dell'Italia?
“Gli italiani possono reagire, è già successo”, sostiene Scarpinato, con un
pizzico di ottimismo che si vorrebbe non fosse clamorosamente ancora smentito
dai fatti. Il Principe è una rievocazione dell'opera omonima del Machiavelli,
che viene utilizzato in questo testo, come metafora del potere che si serve di
qualsiasi mezzo, spesso violento o comunque di sopraffazione, per raggiungere i
“propri” fini, legati ad interessi delle classi dirigenti e dell'alta borghesia
affarista. È un libro da leggere per capire che non possiamo farci illusioni,
ma che non dobbiamo neppure farci continuare a sfruttare e a depredare, dal
basso, dall'alto e in crescendo. È un libro da leggere per capire che dobbiamo
tenere gli occhi aperti e pretendere che al primo posto nell'agenda politica
dei partiti e dei governi ci sia il rispetto della legalità e la sconfitta
definitiva dei poteri mafiosi e criminali.
Una frase di Scarpinato, nella prima
pagina della sua Premessa al testo è subito illuminante: “ Qui pensare non è un
lusso, ma una necessità per evitare che ciò che non hai compreso in tempo ti
piombi addosso all'improvviso, come in un agguato, cogliendoti inerme”. Vale
per Palermo, sede in cui egli opera, ma vale anche per il resto d'Italia. E
un'altra frase: “.. questo è un libro di storie
“oscene” che nel loro intrecciarsi sui terreni della mafia, della corruzione e
dello stragismo possono offrire una chiave per comprendere pagine importanti
del passato e per decifrare il presente e il futuro… o forse la mancanza di
futuro del Paese”. (Il termine ‘oscene' è da
intendersi nel suo senso etimologico, dal latino ob scenum, ciò che opera nel fuori scena). È un libro da leggere perché aiuta a pensare e a capire, perché
apre uno sguardo più accorto sul senso della quotidiana messinscena dei politici,
nei luoghi istituzionali e
attraverso i luoghi mediatici, delle rappresentazioni per il
pubblico. Abbiamo a che fare con un'oligarchia travestita da democrazia, ma ciò
esula dalla parte politica di volta in volta al governo: fa parte del sistema di
potere che non è ancora riuscito a passare nella modernità e nella postmodernità come altri paesi occidentali. Per questo
motivo, il nostro Paese sembra destinato a scontare un'arretratezza che si
perpetua dai tempi del Principe (di machiavelliana memoria), senza riuscire a
raggiungere il livello di civiltà dei partner europei ed occidentali in senso
lato. Perché il Principe “è ancora in una forma smagliante” nonostante secoli
di vita!!! Il libro si chiude con un cauto ottimismo
che sa più di pessimismo per il nostro futuro. Leggere per capire e per
credere. Il costo è di appena Euro
15.60 (comunque ben spesi).
Saverio Lodato è giornalista e scrittore, lavora per “L'Unità”.
Roberto Scarpinato è Procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di
Palermo, dove dirige il dipartimento mafia-economia. Ha lavorato con Falcone e
Borsellino e si è occupatori alcuni dei più importanti processi di mafia degli
ultimi anni. È stato uno dei PM nel processo Andreotti.