Storie
di donne
di
Anna Puglisi
Di Girolamo
editore
pagg.186 € 16,50.
Anna Puglisi, fondatrice con Umberto Santino del Centro
siciliano di documentazione, nato nel 1977 e successivamente intitolato a
Giuseppe Impastato, in questo libro-inchiesta ha voluto dare voce a tre donne
che hanno contribuito a scrivere la storia della Sicilia: Antonietta Renda,
Giovanna Terranova e Camilla Giaccone. Donne che hanno conosciuto la violenza
della mafia sulla loro pelle e che tuttavia non si sono mai arrese, non si sono
mai stancate di lottare per una società migliore. Quello che emerge dalle
interviste è un quadro estremamente interessante della situazione isolana negli
anni più bui. L'emancipazione femminile conquistata giorno dopo giorno, l'opera di
persuasione verso le altre donne affinché prendessero coscienza dei propri
diritti civili; la militanza nei partiti di sinistra, le levate all'alba per
raggiungere le sedi di lavoro presso le sezioni del sindacato. Le storie
raccolte in questo volume (a cui ha contribuito anche Umberto Santino)
appartengono a tre donne diverse per età e collocazione sociale ma accomunate
da un unico ideale: l'impegno civile costante affinché si ristabilisse la
legalità in Sicilia. Negli anni del dopoguerra la condizione femminile era resa
ancor più difficile da preconcetti sociali e la militanza politica da parte
delle donne vista con diffidenza, ma la voglia di riscatto era tale che gli
stessi dirigenti rimanevano sorpresi dalla massiccia partecipazione femminile.
Si raccontano episodi toccanti in questo libro, come quello del prete che negò
il battesimo a un bambino moribondo sol perché la madre non aveva i soldi per
pagarlo in anticipo. Le lotte contadine,
l'attentato a Togliatti, la posizione del partito comunista di fronte ai fatti
di Ungheria. Un percorso storico documentato con lucidità e coscienza critica
che diventa un prezioso documento da trasmettere alle nuove generazioni.
Salvo Zappulla
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