Il Suggeritore di
Donato Carrisi, Longanesi
L' irrinunciabile fascino perverso di un
agghiacciante thriller
Ci sono romanzi che suscitano scalpore prima ancora di essere letti, per un tam tam ben orchestrato da abili
case editrici e questo ci sembra essere proprio il caso de Il Suggeritore
(pp.462, euro 18,60), fiore all'occhiello della Longanesi che lo porrà in
vendita in libreria, a partire del 15 gennaio, con i diritti di pubblicazione
già venduti in Germania, Olanda, Spagna, Russia, Brasile e Grecia. Opera prima
di un giovane – Donato Carrisi -, nato nel 1973 che
certamente ha tratto consistenti spunti dalla sua laurea in giurisprudenza con
tesi su Luigi Chiatti, il «mostro di Foligno», specializzandosi poi in
criminologia e scienza del comportamento. Sceneggiatore televisivo di trame
gialle, con questo suo primo thriller per la carta stampata, ci offre un noir a
dir poco agghiacciante, da cui non sappiamo staccarci durante la lettura delle
quasi cinquecento pagine, proprio perché il tema del suggeritore in
criminologia non è tra i più sfruttati e Carrisi lo
riveste di note psichiatrico-psicologiche di
documentato quanto terribile spessore. «Infatti –
sottolinea l'autore – laddove non esiste un nesso causale tra l'attività del
colpevole e quella del suggeritore, non è possibile ipotizzare un qualche tipo
di reato a carico di quest'ultimo. Il ricorso alla figura dell'istigazione a
delinquere in molte situazioni è risultato troppo debole per impartire una
condanna. Perché nel caso dei suggeritori si va al di là del semplice plagio».
Al centro della narrazione il macabro incubo suscitato dal ritrovamento di
alcuni resti (cinque braccia sinistre mozzate di
adolescenti scomparse) insinua l'angoscia nella popolazione e apre la porta
all'orrore per la squadra investigativa del Dipartimento di Scienze
Comportamentali della Polizia federale, guidata dall'ispettore capo Roche,
sempre in primafila. Interessato solo al prestigio
personale e alla sua carriera, affiancato da tre agenti: Sarah Rosa, specializzata
nelle ricerche informatiche; Stern, il più anziano e il più alto in grado;
Klaus Boris, micidiale, infallibile negli interrogatori; cui si unisce il
criminologo di chiara fama, Goran Gavila,
un civile, acuto profiler della squadra. Vista la difficoltà
delle ricerche, al nucleo iniziale si aggiunge Mila Vasquez,
il miglior agente nel ritrovamento di bambini scomparsi. L'allure della
narrazione – che ha il ritmo incalzante dei grandi thriller americani – prende
l'aspetto di un'inesorabile matrioska, offrendo agli occhi del lettore un
sorprendente rompicapo dopo l'altro, preso com'è l'autore ad esplorare lo
spartiacque tra il bene e il male, fino a cogliere l'ultimo segreto del
sussurratore, poiché il serial killer che induce gli altri a seguire la sua
maniacale strada insanguinata, sembra sussurrare all'orecchio del suo “allievo”
nel delinquere folate di sadismo che andranno diritte nel cervello del
plagiato. Oltre ai personaggi già preannunciati, incontriamo anche un
misterioso detenuto, di cui non si conosce l'identità, siglato RK-3579. Costui
ha qualcosa da nascondere e ogni tanto riappare, inquietante corrispondente col
criminologo Gavila, afflitto dall'abbandono della
moglie.
Ogni personaggio ha un suo segreto, persino la squadra investigativa non ne è
esente. Quando crediamo di essere sul punto di risolvere il cruento puzzle, ci
accorgiamo che Lui, il suggeritore è sempre un passo avanti e ci spiazza e
inquieta, desiderosi di toccare l'epilogo.
Carrisi ci assicura che «molti
fra i casi citati in queste pagine sono realmente accaduti. Per alcuni nomi e
luoghi sono stati opportunamente cambiati poiché le relative vicende
investigative e processuali non possono dirsi ancora del tutto concluse. Le
tecniche investigative e di polizia scientifica descritte nel romanzo sono
reali, anche se in talune circostanze l'autore si è preso la libertà di
adattarle alle necessità narrative».
Certo, avremmo preferito trattarsi di pura fantasia, saremmo stati più
confortati nel credere questa narrazione un contorcimento psichiatrico di un
criminologo, poiché l'agghiacciante realtà dei serial killer pedofili, muniti
di suggeritore ci ha fatto cavalcare l'ossimoro del fascino che si sposa
all'orrore.
Il lessico, molto curato, persino poetico in alcuni tratti, sottolinea,
inoltre, la dimestichezza del giovane autore con la sua attività di
sceneggiature per cinema e TV.
Grazia Giordani
www.graziagiordani.it