Melodia
di Daniele Bonfanti
Edizioni XII
Narrativa romanzo
Pagg. 250
ISBN 9788895733005
Prezzo € 11,50
Non è facile recensire questo libro, tocca tante di quelle sfere
emotive da lasciare senza parole.
Proverò sperando di esserne all'altezza.
Melodia. Respira
profondamente e lasciati travolgere dalle note. Note ben disposte.
Un'alternanza di alti e bassi, di slanci verso accordi di difficile
raggiungimento.
Si potrebbe definire una “cospirazione
cosmologica” che provoca caos nella vita del protagonista, un
complesso di mille domande, enfatizzate forse, che abitano l'essere umano da
sempre. Un libro, “Melodia“,
ricco di inquietanti spettri, in scena una ricerca accompagnata dalla paura per
“l'ignoto” o forse dalla quasi certezza di una congiura tessuta contro il
mondo, riciclata in versione moderna, che ha come fine quello di impossessarsi
del governo del popolo terrestre.
Tutto inizia con il componimento di una melodia. Mattia non riesce a portarla a
termine, poche battute per la conclusione eppure non arrivano. La stessa
melodia lo porta a scavare nel suo passato, a cercare le sue origini.
Wojtyla scrive: «Continua a cercare.
Ma che cosa? Forse ho cercato abbastanza. Ho cercato fra tante verità. Tuttavia
queste cose possono maturare soltanto così. Filosofia… Arte… La verità è ciò
che infine viene a galla come l'olio nell'acqua. In questo modo la vita ce la svela…
a poco a poco, in parte, ma continuamente».
E' questo quello che fa Mattia: una ricerca disperata
verso la verità, la sua verità, una verità scomoda di difficile comprensione,
un enigma ” …di assemblamenti
di differenti dimensioni temporali che svelano Maschere ingannevoli, Lovecraft
e Machen shakerati con le moderne cosmogonie
antigesuitiche di un Blatty o di un Defilippi…(Danilo Arona)
“
Perché ho riportato una citazione di Wojtyla? Perché la ritenevo perfetta per
descrivere la disperata ricerca di Mattia, e forse anche perché il tema
“Chiesa, Religione Cristiana” sono ben disegnati nel testo.
Quanti cercano una risposta al più grande mistero del nostro credo, quanti ne
hanno scritto e parlato ne potrei citare pagine e pagine eppure la chiave di
Lettura che né da Bonfanti è diversa, un misto di
fantasy, horror fino a episodi di una quotidianità disarmante.
‹‹Gesù fu
ucciso. (…)››
‹‹(…) Si
inventarono la
Chiesa Cristiana. La loro arma finale. Qualcosa che furono
così abili da fare passare per volontà di Gesù, e che invece per molti versi
era l'inversione di essa. (…)››
‹‹(…) Quello
raccontato da Gesù era un Dio nuovo e originale, che non puntava più sul timore
degli uomini soltanto. Combinava la spina della paura a quella dell'amore. Non
era il solito Dio massacratore, e piaceva. Era bello credere in quel dio. Il
nuovo dio era il Dio dell'Amore, che prometteva all'uomo tutta la felicità, la
pace e l'amore immaginabili. Un Dio buono, che loro avrebbero dovuto amare e
non soltanto temere. (…)››
‹‹(…) Fu questa
la grande scommessa degli angeli, Riuscire a fare negare agli uomini il mondo
in cui vivevano, il loro mondo, in vista di uno migliore di cui non sapevano
nulla. E questa cosa era tutto fuorchè il pensiero di
Gesù. (…)››
“Esiste un sincronismo perfetto fra
questi due mondi ed è per questo che le cose si svolgono parallelamente in
cielo e in terra.” (Andrè Barbault).
Mattia ne è al centro rivestendo il ruolo culminante.
. Il romanzo si svolge, per la maggiore, di notte, non ne svelo la
motivazione dovete leggere il libro per scoprirlo. La scrittura è fluida
semplice e diretta, non annoia mai, non ferma, intriga e incuriosisce.
Bonfanti
spazia tra scienza e mistero, musica e numerologia, angeli e demoni, e molto
altro. Note perfettamente allineate sul pentagramma dell'esistenza. Nelle pause
si condensa ciò che le parole perdono a ogni giro di giostra, e l'aria
sostiene, incensa così di brusii, di pieghe da aprire l'intenta attesa, in
tinta eppur diversa: reticolato e insieme il cielo che lo attraversa.
Difficilmente qualcuno ha un'idea veramente originale, tanto, forse, tutto è
stato scritto ma devo ammettere, dopo le prime pagine che ho mal digerito (ma è
un mio limite, e non una pecca dell'autore), Bonfanti
mi ha stupito.
Lo consiglio vivamente.
Daniele Bonfanti nasce a Lecco nel 1980 e vive in una strana, antica casa sulle
colline con la moglie e la figlia. Pianista e compositore, atleta di livello europeo,
ha frequentato la facoltà di Storia e Filosofia. Esordisce nel 2006 come
scrittore con il romanzo fantasy L'Eterno Sogno, che ottiene un significativo
riscontro da parte dei lettori. Nel 2007 cura l'antologia di racconti XII,
opera di dodici autori da tutta Italia, da cui nascono la community XII-online e l'Associazione Culturale XII, di cui Bonfanti è Presidente. Per XII è coautore e curatore,
insieme a Luigi Acerbi, dell'antologia Tarot – Ludus Hermeticus, e ha
partecipato alla raccolta Corti curata da Francesco Angelo Lanza.
Collabora con Emotionware, nel campo dell'Intelligenza
Artificiale, come sceneggiatore all'interno di un progetto volto a creare un
ibrido tra psicodramma e videogioco.
Katia Ciarrocchi
www.liberolibro.it