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  Letteratura  »  Giuseppe Iannozzi ha recensito Il segreto del Graal, di Arthur Machen, edito da Liberamente 06/03/2010
 

Il segreto del Graal

di Arhur Machen

Liberamente Edizioni

Narrativa romanzo

Pagg. 207

ISBN 8863110220

Prezzo € 12,50

 

 

 

Esce in Italia un inedito dell'autore di culto Arthur Llewelyn Jones meglio noto come Arthur Machen, The Secret Glory, che in italiano è diventato “Il segreto del Graal”, titolo piuttosto scontato che però punta dritto al cuore del romanzo.
Arthur Machen nacque a Caerlon, nel Monmouthshire da un padre vicario John Edward Jones e da Llandewi Fach. Alla morte della madre, il genitore fece suo il cognome della moglie Llandewi per poter aver accesso all'eredità. Poco più che undicenne il giovane Arthur venne introdotto alla Hereford Cathedral School: qui ebbe l'opportunità di ricevere una profonda educazione classica, che nel corso degli anni della maturità contribuì non poco ad accendere di fuoco sacro il suo amore per le vecchie storie e le leggende. A Londra provò a sostenere gli esami per diventare medico ma non venne ammesso; tuttavia già nel 1881 dava alle stampe il poema Eleusinia, dove i misteri eleusini sono al suo centro. Giornalista e tipografo, Arthur Machen visse relativamente in povertà. Negli anni Venti scrisse parecchi articoli e pubblicò molti dei suoi lavori giovanili, senza però scriverne di nuovi. Fu nel 1927, una volta assunto da Ernest Benn per delle selezioni editoriali, che riuscì a far fronte, se non del tutto almeno in parte, ai problemi economici che lo assillavano. Nel 1932 gli fu assegnata una pensione di cento pounds per meriti letterari, ma che non gli risolse comunque lo stato di povertà in cui versava insieme alla famiglia. Negli anni Trenta riuscì a pubblicare in diverse antologie, grazie all'interesse di John Gawsworth, alcuni lavori brevi.
Gawsworth fu anche autore di una biografia sull'autore. Nel ‘43, all'età di ottantuno anni, per il suo compleanno, venne chiamato in una lista di letterati tra cui val la pena di ricordare Max Beerbohm, T.S. Eliot, Bernard Shaw, Algernon Blackwood e John Masefield. L'esser stato riconosciuto letterato meritevole insieme a tanti nomi importanti gli portò una modesta rendita che gli permise di vivere agiatamente fino al 1947, anno della sua morte.
The Secret Glory fu uno dei lavori più ambiziosi e travagliati dell'autore, che iniziò a lavorarci su a partire dal 1899. La prima pubblicazione di The Secret Glory risale al 1922 per le edizioni Martin Secker: il romanzo esce monco di due capitoli, il Quinto e il Sesto, sostituiti da un breve Epilogo. L'edizione del ‘22 fu approvata e così voluta dall'autore. I capitoli esclusi furono pubblicati in seguito come lavori a sé stanti. Solo nel 1999, l'inglese Tartarus Press pubblicò finalmente The Secret Glory integrando i due capitoli mancanti, che erano stati esclusi dall'autore per motivi ancora oggi poco chiari.
Chapters Five and Six of The Secret Glory, già nel 1991 per Tartarus Press, vennero pubblicati autonomamente. La versione che Liberamente Editore propone ai lettori italiani è basata sull'edizione Martin Secker del 1922, quindi scevra dei capitoli Cinque e Sei, dove al loro posto compare un frettoloso epilogo.
Egregiamente tradotto da Stefania Sapuppo, “Il segreto del Graal” narra le vicende del giovane Ambrose Meyrick, adolescente di origini gallesi, orfano che si ritrova suo malgrado in una scuola pubblica inglese, che da subito impara a detestare. Romanzo ambizioso, per stile e tematiche trattate dove c'è sì una dose di misticismo ma non forte come in altri lavori dell'autore, è questo per Machen un lavoro dove forte è l'impianto biografico ma tradotto in una dimensione fantastica, per certi versi swiftiana e debolmente rabelaisiana. Le vicende di Ambrose Meyrick vengono raccontate con piglio dissacratorio, che si fa beffe dell'istituzione scolastica e soprattutto dei suoi codici comportamentali. Ambrose è un giovane refrattario che non si piega alle regole della scuola, dove avverte subito la bassezza morale e l'ipocrisia dei suoi istitutori. Ambrose finge di sottostare alle imposizioni dei mostruosi insegnanti, ma dentro di sé cova e alimenta la vendetta per anni e anni. Nell'intanto, stringendo i denti, ha una visione, quella del Santo Graal: piccoli indizi si svelano ai suoi occhi e il giovane presto crede d'essere lui colui che riporterà nel mondo la sacra reliquia. Ma se la ricerca lo impegna con la mente e l'anima, il corpo non disdegna affatto di godere dell'avvenente cameriera Nelly né di far fronte a diversificate storie di violenza e di abusi sessuali. Un romanzo che non è solo un fantasy. Un romanzo che ha l'ambizione forte di voler restituire al lettore una storia al di là del genere.
Il segreto del Graal” di Arthur Machen è un libro di ampio respiro, che tenta di evadere dal genere fantasy, facendo abile commistione di generi, dal resoconto biografico a quello avventuriero, per sfociare nel mistico e nel fantasy: una lettura obbligata per quanti amano il grande autore Arthur Machen, ma consigliata anche a chi ama una prosa ricca di stile e di contenuti variegati in bilico tra la più battagliera biografia, il sacro e il profano, l'avventura e il misticismo fantastico. E speriamo che venga presto proposta anche in Italia una edizione che accolga quei due capitoli, che l'autore in vita escluse dal romanzo.

 

Giuseppe Iannozzi

 

www.liberolibro.it

 

 
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