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  Letteratura  »  Giuseppe Iannozzi ha recensito Histoire d'amour, di Paolo Cherubini, edito da Sironi 04/04/2010
 

Histoire d'amour

di Paolo Cherubini

Sironi Editore

Narrativa romanzo

Pagg. 248

ISBN 9788851801281

Prezzo € 16,50

 

 

 

 

Paolo Cherubini per un amore, oltre il tempo e lo spazio, Historie d'amour

Per parlare di Historie d'amour di Paolo Cherubini è doveroso far riferimento a due autori francesi contemporanei: Marc Levy e Guillaume Musso, che nei loro romanzi inseriscono parecchi eventi più o meno sovrannaturali, appartenenti al mondo onirico e ad una linea spazio-temporale parallela. Per Paolo Cherubini questa volta c'è un romanzo che è una storia d'amore tout court, come preannuncia il titolo – non c'è via di fuga, l'amore è la prima e l'ultima necessità dell'uomo e chi non l'ha conosciuto, per codardia o paura, muore da solo e insoddisfatto.
Checché se ne dica, l'uomo ha da sempre cercato di allontanare da sé la nera falce della Morte per avvicinarsi agli Dèi da esso immaginati in gran pletora e con sembianze sempre diverse, a seconda dell'èra che l'ha visto protagonista. L'immortalità è il sogno dell'uomo ancor oggi e c'è ragione di credere che lo sarà sino all'estinzione dell'umanità tutta: la scienza riuscirà ad allungare la vita dell'individuo ma mai a fermare il processo d'invecchiamento delle cellule, che sono programmate per morire e che sono quindi deperibili, come qualsiasi cosa organica presente in natura. Solo se l'uomo riuscisse a dimostrare l'esistenza di Dio e a carpirgli il segreto del suo inalterabile DNA, potrebbe rendersi simile a lui e sfidarlo anche. Oggi, tuttalpiù può illudersi che le religioni dicano il vero e che la reincarnazione sia una possibilità di tornare in vita su questa terra, seppur in un corpo diverso e con pochi frammentati ricordi forse, più simili a déjà vu che a dei veri e propri brandelli di passato.

Paolo Cherubini ci racconta una favola d'un amore impossibile, che solo una reincarnazione degli amanti, in un altro tempo ed epoca, potrebbe salvare, consolidare e consumare. La storia ha inizio sul finire dell'Ottocento: l'ottuagenario Cornelio Rufo, di professione esploratore, s'innamora d'una donna più giovane di lui e che per altro è già sposata. Cornelio è un galantuomo e non ci pensa assolutamente a strappare la donna a un altro. E' una persona di sani principi; non può però negare che il suo cuore batte per lei, pur ammettendo che lui Cornelio è un vecchio, di carni fruste e di rughe che non si contano per quante sono. Per Cornelio e Grimilde l'unica possibilità è quella di reincarnarsi, giovani e liberi entrambi, in un altro punto della linea spazio-temporale. Perché anche Grimilde ama Cornelio, ella accetta di condividere con il vecchio esploratore la promessa – e la scommessa – di incontrarsi e di amarsi se gliene verrà data la possibilità. Cornelio è un sognatore, ma è anche un uomo pragmatico: si mette in contatto con una strana setta, quella del Grifo, nella speranza che un giorno, lontano non si sa quanto, possa riportare in vita lui Cornelio e la sua Grimilde. Cornelio e la setta del Grifo già sul finire dell'Ottocento hanno in mente qualcosa di molto simile a quella che oggi la scienza indica col nome di clonazione. Già nell'Ottocento si parlava di biotecnologie, seppur il DNA non fosse stato scoperto e poco o nulla si sapesse di come avviene la riproduzione umana. Ovvio che c'è molta molta immaginazione, come in ogni romanzo d'avventura e d'amore, e di fantascienza. Tuttavia in Historie d'amour di Paolo Cherubini la fantascienza soggiace a un romanticismo spietato… spietato perché nei decenni a venire, per far sì che Cornelio e Grimilde tornino in vita, non poche vite saranno sacrificate sull'altare della scienza, anche di quella nazista.

Historie d'amour, un romanzo sospeso fra romanticismo settarismo e stregoneria, che grazie all'artificio storico-temporale ci conduce nei meandri più ascosi della psiche e dell'etica: se ieri la clonazione non era nemmeno una remota fantasia per cervelli in acqua, oggi, dopo l'avvenuta clonazione della pecora Dolly, è pensabile che anche l'uomo possa esser clonato. E chi può dire, con assoluta certezza, che degli esperimenti in tal senso non siano già stati portati a termine e con dei risultati soddisfacenti? La tecnica oggi ce l'abbiamo, e i divieti di chiese e religioni servono a poco, a nulla: semmai spronano gli scienziati ad addentrarsi in territori ancor più pericolosi. Eppure non c'è stato progresso che non abbia dovuto consegnare alla Storia delle vittime.
Historie d'amour di Cherubini è la storia di chi non si arrende all'evidenza che l'uomo ha una vita e una soltanto: Cornelio Rufo, tardo spirito romantico sul finire dell'Ottocento, sfida Dio o forse tenta d'avvicinarsi al segreto di Dio, alla sua immortalità, per dar vita e corpo al suo sogno, quello di stare insieme alla donna amata. Se ci riuscirà, questo non è possibile dirlo. Però la fantasia di Paolo Cherubini è grande e non è detto che in un modo o nell'altro non riesca a dar credito a una sorta di miracolo.

Giuseppe Iannozzi

 
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