Le stimmate dello
sciamano.
Il mito di San Francesco tra sangue e
magia
di Andrea Armati
Eleusi Editore
Saggistica
Pagg. 274
ISBN 9788890388422
Prezzo € 18,00
Con Le stimmate dello sciamano, secondo
saggio di Andrea Armati,
prosegue il viaggio all'interno della storia di San Francesco d'Assisi. Nel
primo saggio “Lo
stregone di Assisi. Il volto negato di San Francesco” Armati, ci fa vedere, con tanto di
fonti storiche, quanto la figura di Giovanni
di Pietro Bernardone fosse pragmatica e
mistica, un bravissimo politico al quale la chiesa concesse molto e più del
dovuto, nonostante che a quel tempo molte cose non fossero permesse e del tutto
condannate.
Armati con Le stimmate dello sciamano riprende
da dove ci aveva lasciato e prosegue il suo viaggio marchiando su una cartina
il percorso dell'”evangelizzazione”
di San Francesco in luoghi che all'epoca erano totalmente pagani e dove le
pratiche di stregoneria erano attività usuali per gli abitanti del luogo.
Partiamo da La Verna, il luogo “scelto” da Francesco “per compiere un rito destinato a consegnarlo alla
storia della fede”; La
Verna un monte di proprietà del
conte Orlando di Chiusi – “uno dei più
prodi tra i guerrieri dell'Imperatore” – che colpito dal fervore
della predica di Francesco, chiese all'aspirante santo di prendere possesso del
monte adducendo motivi “serafici”:
‹‹Onde, compiuta la
predica, egli trasse santo Francesco da parte e dissegli
[…] “Io ho in Toscana un monte devotissimo il quale si chiama il monte della Verna, lo quale è molto solitario e selvatoco,
ed è troppo bene atto a chi volesse fare penitenza, in luogo rimosso dalla
gente, o a chi desidera vita solitaria. S'egli ti piacesse, volentieri io lo donerei a te
e a' tuoi compagni per salute dell'anima mia. ›› (Cfr. Fioretti,
Della prima considerazione delle sacre sante istimate,
ff. 1898-1899)
Laverna
nella mitologia latina era una Dea dell'ombra per antonomasia, “Non a caso che a lei fossero consacrati antri e
caverne dove spesso si nascondevano ladri e assassini, di cui poi divenne
protettrice […]il futuro eremo Francescano era il luogo che si prestava meglio
di qualunque altro ad accogliere i devoti della Dea, grazie alle sue rupi
megalitiche e a una foresta che continuò a essere teatro di apparizioni
miracolose secoli dopo l'arrivo di Francesco. …”
Malgrado La Verna
sia un capitolo cruciale nell'esperienza umana di San Francesco, al santuario
sono dedicate pochissime pagine delle fonti, a causa della distruzione delle
agiografie francescane volute dal Concilio di Pisa del 1263, che decretò la
sparizione e l'insabbiamento di tutte le Vitae di Francesco diverse dalla Legenda Maior
di Bonaventura,
compresi quindi i racconti conservati negli eremi, racconti che riservavano
un'attenzione particolare alla fondazione e alla vita del romitorio.
Armati va in campo percorrendo personalmente il viaggio di Francesco e descrive
con maestria, riportando fedelmente quel che rimane di fonti storiche e
racconti popolari, il percorso e le vittorie del Santo anche e soprattutto lì
dove i Benedettini prima di lui avevano fallito.
Dentro a Le stimmate dello sciamano c'è tutto il
lavoro di ricerca nelle fonti storiche francescane di Armati, dalla lotta al
paganesimo alla rivalità con Chiara figura che a noi è stata presentata molto
vicina al santo occultandone l'antagonismo e la difficoltà che la santa ebbe
nell'affermarsi perché donna, e tutta la politica, che inutile negare, come
sempre e sempre sarà ne è al centro di ogni sviluppo storico.
“Ieri sciamano dei
villaggi, stregone delle selve, oggi santo austero e integerrimo della migliore
ortodossia cattolica; niente male come trasformazione. E se non è magia questa, dite voi come chiamarla.”
Un libro che vale la pena di leggere, lo consiglio vivamente.
Katia Ciarrocchi
www.liberolibro.it