Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
 

  Letteratura  »  Acqua in bocca, di Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli, edito da Minimum Fax e recensito da Arcangela Cammalleri 21/09/2010
 

Acqua in bocca di Camilleri Lucarelli

Ed. Minimum fax

Narrativa Giallo

 

Quarta di copertina.

Per la prima volta Salvo Montalbano e Grazia Negro indagano insieme

 

 

Camilleri ha rinverdito il romanzo epistolare e insieme a Lucarelli ha dato vita ad un esperimento a dir poco originale. La genesi dell'opera è quanto mai inusuale e casuale, niente di progettato a tavolino e tanto meno nella mente dei due scrittori. Come raccontato dalla nota dell'editore Daniele di Gennaro riportata alla fine della storia, tutto ha inizio nella primavera del 2005.  A Roma nello studio di Andrea Camilleri, con Carlo Lucarelli si girano le immagini di un documentario per Raitre A quattro mani prodotto da Minimum fax media per parlare di letteratura poliziesca, e tra battute e rimandi di frasi tra i due scrittori, l'editore butta lì una domanda su come si comporterebbero i due personaggi letterari, l'ispettrice  Grazia Negro e il commissario Salvo Montalbano, le rispettive creature di Lucarelli e Camilleri, con un cadavere in mezzo, come avrebbero interagito in un'inchiesta… E' stato il là d'inizio di una sorta di jam session letteraria, in cui l'uno parla, l'altro ascolta in un continuo sorprendere e sorprendersi. Da una semplice provocazione azzardata di  scrivere una storia, nasce in nuce una trama che tramite uno scambio epistolare,  ha trasformato la jam session iniziale in una partita a scacchi senza esclusione di colpi. Il gusto del rischio, dell'imprevedibile ha preso entrambi gli scrittori, il cui cimento per il gioco ha prodotto questo libro, dal plot  rimaneggiato e smontato durante  la lunga gestazione, con varie interruzioni, durata ben 5 anni. “Acqua in bocca già dal titolo e dalle prime righe di lettura assume connotazioni semantiche diverse: significato letterale  e metaforico. Infatti  un cadavere rinvenuto con la testa dentro ad un sacchetto di plastica e tre pesciolini rossi stecchiti vicino, aprono la scena del crimine: è l'inizio di un'indagine non autorizzata che in una sorta di dialogo a distanza cioè  a colpi di lettere più o meno segrete Grazia Negro e Salvo Montalbano collaborano alla risoluzione del mistero. Si dà vita al genere crossover già inaugurato al cinema con Chi ha incastrato Roger Rabbit, il cosiddetto gioco degli incontri di autori, personaggi in una stessa narrazione, in uno scarto della fantasia  semplicemente siderale. Questo trucco combinatorio, o pastiche o incrocio narrativo dei due campioni letterari è un vero gioco divertente sia per gli autori sia per i lettori. Ma in barba ad ogni logica Montalbano subisce due mutazioni: una fisica, è calvo; una linguistica,  parla in italiano con un cabasisi ogni tanto, tanto per non perdere l'abitudine del dialetto. L'effetto prodotto è uno “straniamento brechtiano” (Camilleri), che trasferisce il lettore in quei mondi possibili e paralleli in cui tutto può accadere. I due geniali artefici di questo puro esercizio letterario non subiscono mutazioni  di stile, si alternano e si completano a vicenda in un clima narrativo che di stupefacente ha l'atto dello scrivere per il piacere di raccontare storie. 

 

Autori

 

Andrea Camilleri ( 1925), è autore di oltre 60 romanzi tra storici, civili e polizieschi, e di diverse raccolte di racconti, tradotti in più di 30 lingue. Vincitore di numerosi premi in Italia e all'estero, è noto al grande pubblico anche per i romanzi dedicate alle inchieste del commissario Montalbano, da cui è stata tratta la fortunata serie televisiva. Tra i tanti titoli ricordiamo: “La forma dell'acqua”, “Il cane di terracotta”, “Il ladro di merendine”, “La voce del violino”, “La stagione della caccia”, “Il birraio di Preston”, “La concessione del telefono”, “La gita a Tindari”, “Maruzza Musumeci”, “Il casellante”, “Il campo del vasaio”, “L'età del dubbio”, “Un sabato, con gli amici” “Il sonaglio”  “ La caccia al tesoro”…

 

Carlo Lucarelli (1960) ha pubblicato 14 romanzi e una dozzina di opere di non-fiction sulla recente storia criminale del nostro paese, riscuotendo vasti consensi di pubblico e riconoscimenti critici (premio Scerbanenco, Silver Dagger Award).E autore e conduttore del programma televisivo Blu notte, e ha scritto numerosi soggetti e sceneggiature per il cinema e la tv.

 

 

Arcangela Cammalleri

 

 

 

 
©2006 ArteInsieme, « 014088084 »