Opera sei
di David Riva
Edizioni XII
Narrativa romanzo
Collana Mezzanotte
Pagg. 204
ISBN 8895733207
Prezzo € 13,00
Opera sei, libro d'esordio di David Riva Edixione
XII, è un thriller che va oltre i limiti umani, un libro che solleva,
inevitabilmente, interrogativi.
Hao Myung chirurgo estetico
è un'artista, finanziato da un'associazione internazionale, Metafisica, darà
inizio alla creazione di Opere d'arte umane che verranno poi commercializzare a
prezzi esorbitanti.
I prescelti, ignari del proprio destino finale (essere venduti e divenire
proprietà esclusive dell'acquirente), sono sottoposti a interventi che
trasformeranno radicalmente la parte estetica e dalla quale non vi sarà più via
di ritorno.
‹‹La guerra tra il Credibile e
l'Incredibile, affrontata nel vivere quotidiano, rientra nella necessità di
sopravvivenza della specie umana: prenderne parte – combattendo nella fila
dell'una o dell'altra fazione – significa estendere i confini nebulosi del Mai
e i fastidiosi limiti del Sempre. Chiediamoci quante volte abbiamo pronunciato:
“Non accadrà mai!”, solo per venire contraddetti dagli eventi, a poca distanza
di tempo.
In pratica, combattere questo conflitto
vuole dire allargare il mondo tollerato per conquistare terreno su quello
tollerabile››.
E' possibile utilizzare il proprio corpo per realizzare un'opera d'arte?
Stando a quello che teorizzano diversi artisti moderni, parrebbe proprio di sì.
Cominciata con la Body Art,
la tendenza all'utilizzo del proprio corpo come oggetto dell'opera artistica si
è evoluta fino alla Carnal Art, il cui manifesto è
stato pubblicato dalla francese Orlan.
E' corretto sottoporre un essere umano a interventi chirurgici che ottengono
risultati chiaramente devianti dal concetto dominante di bellezza e, spesso,
anche dalla normale struttura anatomica?
Stelarc artista
della frontiera più avanzata della Carnal Art
dichiara: “Per come la vedo io il corpo è
un oggetto di produzione di massa per il quale non sono disponibili parti di
ricambio. OK, stiamo
costruendo organi artificiali. Ma questo è soltanto l' approccio
medico. Quello di cui abbiamo veramente bisogno è il punto di vista del design.
Se il cuore smette di battere a 70 anni, per me questo è un difetto di
progettazione. Dobbiamo cominciare a riprogettare il nostro
corpo”.
Anche se ognuno con la sua storia, i suoi drammi, le sue nere intenzioni non
vivono bene il proprio status, corpo e quotidiano, cosa spinge un essere ad
andare contro natura e richiedere (accettare) una tortura simile? …
I personaggi in Opera sei
non si incontrano mai casualmente, il “chirurgo-artista”
Hao Myung, si trova sempre
nel posto giusto, nel momento in cui le sue “vittime-opere
d'arte”, sono più fragili e disposti a sottoporsi all'intervento
che li muteranno in qualcosa che esprimerà la vera essenza di ognuno al di là
dell'estetica.
Tutto s'intreccia alla perfezione in una trama carica di suspense, alternata
con il diario di Ester, opera sei, che da il senso
perfetto e sia alle motivazioni che spingono a tanto, e sia al disagio che
spesso alloggia in chi dentro il proprio corpo non si trova a suo agio, Ester
che andrà contro tutto e tutti pur di arrivare al fine ultimo: la sua completa
metamorfosi.
“Citando Saul Bellorc: il massimo successo è sopravvivere.
A se stessi prima che al mondo, aggiungo
io.
Domani il dottor Myung iniziarà ad asportarmi la
pelle del dorso”.
David Riva mi ha
affascinato nell'intrecciare il quotidiano di ognuno in un ambiente di grandi
disagi sociali, nella costruzione di un thriller che merita di essere letto.
Nato nel 1972, David Riva è impegnato in diverse formazioni corali, studia vocalità lirica
e polifonia classica e contemporanea.
Svolge la professione infermieristica in area critica.
Vincitore di diversi premi letterari tra cui “Archetipi: Le radici
dell'immaginario”. Opera sei è il suo primo romanzo.
Katia Ciarrocchi
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