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  Letteratura  »  Istantanea di un amore, di Susanna Fortes, edito da Nord e recensito da Grazia Giordani 08/10/2010
 

Istantanea di un amore di Susanna Fortes, Editrice Nord

 

Bob Capa e Gerda. Un grande amore che diventerà film

 


Sulla scia del grande successo ottenuto da Quattrocento, ora l'autrice spagnola Susanna Fortes ci propone Istantanea di un amore (Editrice Nord, pp.232, euro16,60, traduzione di Patrizia Spinato) che porta già in sé le stigmate del bestseller. Infatti, i diritti cinematografici del romanzo sono stati prontamente acquistati dal produttore e regista Premio Oscar Michael Mann ed è, inoltre, la prima volta che un romanzo spagnolo diventa un film di Hollywood.
Si leggono con vera emozione pagine capaci di raccontarci una vicenda d'amore più forte della storia e della stessa guerra, un sentimento tale da diventare leggenda. Siamo nel 1935, il vento prebellico già vibra nelle città europee, ma Parigi sembra conservare il suo animo libero e creativo. Nelle sue vie e nei suoi suggestivi caffè continuano ad affollarsi artisti, scrittori ed intellettuali, alimentando un'aria di spensierata speranza nel futuro. Questo clima ottimista sembra contagiare anche Gerta, una giovane ebrea in fuga dalla Germania nazista che si auto presenta così: «Mi chiamo Gerta Phorylle. Sono nata a Stoccarda, ma sono una cittadina ebrea con passaporto polacco. Sono appena arrivata a Parigi, ho ventitré anni e sono viva». Si è lasciata alle spalle la dolorosa esperienza del carcere, dopo aver aderito al partito comunista. Parigi, ai suoi occhi, è dunque la salvezza. Insieme all'amica Ruth vive nel Quartiere Latino e lavora come «segretaria part- time presso lo studio di René Spitz, medico emigrato discepolo di Freud». Nella capitale francese dove sono possibili incontri magici come quelli con James Joyce e dove si può restare incantati dalla voce di Josephine Baker, Gerta – che ama assimilarsi nell'aspetto a Greta Garbo, tanto che ne imita l'abbigliamento – è folgorata dall'incontro fatale con il giovane ungherese Andrè Friedmann. Come Gerta è fuggita dalla Germania, anche André ha dovuto abbandonare l'Ungheria , in quanto militava nel partito comunista di Budapest. A Parigi, questo giovane dallo sguardo intelligente che molto ha già visto della vita, lavora come fotoreporter. Nel romanzo della Fortes incontriamo due persone fuori dagli schemi ordinari: Gerta e André, passati in seguito alla storia e alla leggenda come Robert Capa e Gerda Taro e li vediamo abilmente incastonati, dalla penna dell'autrice in un periodo storico contrastante in cui paura ed ottimismo sembrano rinsaldarsi in indissolubile matrimonio. É Gerta stessa, con idea geniale, ad inventare il mitico personaggio di Robert Capa – celebre fotografo americano appena arrivato a Parigi – e Gerda Taro sarà la sua manager. Questo cambio d'identità regalerà strepitoso successo a Capa divenuto il fotografo più richiesto dalle riviste parigine e, allo scoppio della guerra civile spagnola, verrà inviato al fronte come fotoreporter. Al suo fianco ci sarà l'amata Gerda e insieme affronteranno ogni sorta di pericoli. Il destino è sempre pronto a tendere agguati e anche le favole più belle possono chiudersi con epiloghi tristi, infatti all'alba del 26 luglio1937, Gerda sarà la prima donna reporter della storia a trovare la morte sul lavoro.
Inconsolabile, Capa, pubblicò l'anno dopo, in sua memoria Death in the Making, un vero diario fotografico delle foto che avevano scattate insieme.
Fino all'ultima riga siamo presi dall'elegante magia della prosa coinvolgente di Susanna Fortes che ci fa tuffare in un passato di storia e leggenda dove brilla un amore spezzato dagli eventi bellici, un sentimento tanto intenso da apparire eterno.

 

Grazia Giordani

 

www.graziagiordani.it

 

 

 
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