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  Letteratura  »  Il suono di mille silenzi e Mille volte niente, entrambi di Emma La Spina ed editi da Piemme, recensiti da Arcangela Cammalleri 16/10/2010
 

Il suono di mille silenzi

di Emma La Spina

ed. Piemme

 

 

 

E' l'opera prima di un'esordiente che, come confessa nell'introduzione, ha scritto spinta  da un autentico bisogno interiore.

L'autrice narra i suoi primi diciotto anni trascorsi in un istituto per bambini abbandonati, subendo sevizie fisiche e psicologiche indicibili, ogni sorta di sofferenze tra umiliazioni, miseria e privazioni totali. E tutto questo in tempi recenti (anni “60) e nella nostra società  “evoluta”.

Il sentimento che muove il lettore leggendo già le prime pagine del libro è di veemente indignazione e profonda commozione, in cui serpeggia un moto di scetticismo e incredulità…Può essere vero, tutto questo? La letteratura che prevale sull'autenticità dei fatti per non diventare cronaca? Ma le parole della scrittrice sono autentiche e ciò che può sembrare invenzione è terribilmente vero.

I fatti narrati rimbombano come i silenzi, i mille silenzi di bimbi sfortunati su cui la sorte si accanisce e li colpevolizza come se fossero carnefici e non già vittime sacrificali. La redenzione potrà sceglierne alcune di voci o solo “una voce delle mille bambine in silenzio nelle grandi stanze di un istituto”. Colpisce la storia, colpisce lo  stile del narrare piano, chiaro, essenziale; senza retorica. Senza orpelli psicologici, con estrema semplicità, Emma La Spina ci restituisce una figura di bimba e poi di ragazza intrepida, dotata di grande forza d'animo, indomita nella sua lotta e per la sopravvivenza e per l'affermazione di sé. Alla ricerca disperata di un riscatto morale, sociale, la sua intelligenza perspicace l'avrà vinta sugli accadimenti avversi e difficili. Il processo di emancipazione rimane sospeso alla fine del libro e lascia uno strappo in chi legge come lo strappo subito dai tanti bambini soli, senza affetto e privi di amorevoli cure famigliari. Il lato oscuro degli esseri umani traspare sia pure senza toni accesi e accusatori, quello che poteva essere un libro solamente a tinte fosche,  dall'autrice è temperato da sfumature più sottili e variegate in cui la ricerca d'amore, di comprensione domina in una sorta d'invicibile speranza. Lo scoramento, le inevitabili cadute nell'abisso più nero si alternano a una riconquistata iniezione di fiducia in se stessa, nell'amore verso la conoscenza, lo studio vissuto come riscatto di sé. Un libro da conoscere e amare e da consigliare a chi si ama e non.  

L'autrice: Emma La Spina è nata a Catania nel 1960. Il suono di mille silenzi, è il suo primo romanzo.      

 

 

 

Mille volte niente
di Emma La Spina
ed. Piemme

 

Romanzo autobiografico


Dopo Il suono di mille silenzi, il seguito dell'opera è Mille volte niente, una narrazione sul filo dell'incredibile: una serie di sventure che si abbattono sulla protagonista in un crescendo di sofferenze  inaudite. Come può una sola persona vivere un carico di dolore così pesante? Come può il destino accanirsi con così tanto accanimento? Si resta sgomenti dinanzi a tanto patimento e, in questa fase della vita dell'autrice, non si risparmiano le offese e le avversità. Dopo la lettura rimane nella mente l'eco delle parole scritte con l'animo straziato, così penetranti da permanere per più giorni senza tregua.
Dopo l'orfanotrofio, si apre un nuovo capitolo per la diciottenne Emma alle soglie dell'esame di maturità: le insidie della vita esterna sembrano sempre più trascinarla in abissi senza fine: sperimenta i bassi estremi  dell'animo umano altrui e con pervicacia riemerge con fatica e rinnovata speranza. E' un continuo risorgere alla luce quando il buio sembra inghiottirla e fagocitarne tutte le risorse. Ma la speranza sia pure flebile e lontana illumina il suo percorso di vita, le gioie fugaci si alternano alle cocenti delusioni. L'autrice, però, non soccombe mai, come un'eroina intrepida pur tra mille difficoltà, va avanti, soprattutto quando l'essere madre le dà una forza interiore e quell'affetto tanto desiderato e non corrisposto. Una piccola e grande donna sempre in continua lotta per la sopravvivenza, alla ricerca di una vita dignitosa e indipendente. La paura di ritrovarsi al punto di partenza, povera, sola al mondo e abbandonata diventa paradossalmente la spinta ad aiutarsi a vivere meglio.
Il degrado sociale in cui viene a trovarsi, suo malgrado, la giovane Emma non intacca la sua purezza di fondo, in una  sorta di romanzo ottocentesco, tra  un'umanità miserabile e brutale, l'anima il desiderio di un riscatto finale: la nebbia che avvolgeva la sua vita si dirada e il presente offre possibilità migliori. Certo le ferite dell'infanzia, della giovinezza sono rimarginate, ma non si cancellano, nell'espressione degli occhi  traspare una velata e dolce malinconia, ma i suoi scritti, oggi, testimoniano la sua lotta per la vita “con incrollabile fiducia”.  
Il suo racconto autobiografico è un concentrato d'angoscia  che lascia sconcertati e solo il tempo potrà diluirne il denso contenuto.
Leggere e conoscere  la storia di Emma è un'esperienza di vita.

L'autrice: Emma La Spina è nata a Catania nel 1960. Ha scritto "Il suono di mille silenzi",  il suo primo romanzo.

 

Arcangela Cammalleri

 
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