Storia di una stagione (a rincorrere un amore perduto e
un'identità mai trovata), di Lucilla Galanti – Giulio Perrone
Editore – Divisione LAB – Pagg. 70 – ISBN 9788863161458 - € 10,00
Giovanissima autrice esordiente con il romanzo "Altrove da
me"-I Sognatori- nel 2008 e che ha ottenuto
larghi consensi, si ripropone con una silloge di poesie che in fondo ne
costituisce una seconda chiave di lettura già a partire dal sottotitolo e dalla
breve nota della stessa scrittrice che cerca di indicare un percorso interiore
teso alla ricerca di un'identità di confronto con un altro io a volte
indifferente. A tratti appare una natura che irride a un mondo di facili
compromessi e certo il suo modo di esprimere in versi sentimenti contrastanti
nulla concede ad una semplice lettura di superficie. Parole e ritmo, anche
nella postura sul rigo, esigono attenzione per la ricerca di una continuità che
si dipana "... a tratti, e a tratti
no". La concessione finale ad una interpretazione
che possa essere(o sembrare)conclusiva è decisamente voluta nei versi che
chiudono l'iter poetico nella terza parte al "punto" 7.1 .../questo vento che scompiglia i pensieri e
disperde i ricordi/questo vento che soffia e spazza via ogni cosa/prima o poi
porterà anche me verso una stagione migliore... è la finale ricerca di un mondo
che si può /... ricostruire da capo...quando il vento lo spazza via.
Certamente l'amaro di alcune righe sa di sale: 3.Anima vacua/che vagheggi pochi istanti di delirium ogni tanto/delirium
tremens…e ancora 4. Ti ho visto uscire incolume dal (sop)palco
asfissiante della tua vita… e ti ho odiato - …cerco di mettere ordine tra
pagine prive di senso. Il “diario”- il quotidiano - si fa pesante:
…6.Non trovo vie di fuga occasionali a questo stato
#...non trovo nulla e vorrei vomitare vorrei scappare in un deserto di ghiaccio
o di sabbia non fa differenza…6.1…scavalco
ammassi di gambe accavallate sparse sui tappeti polverosi/un susseguirsi di
presenze asfissianti/…che respirano la mia razione di ossigeno…e
arriva il freddo cinico sarcasmo…/magari
intanto inizio a cambiare la disposizione dei mobili di casa… Ai
lettori di questa sintesi di non vita, malamore e
senso di disturbo, espressa con genuina vocazione, lascio il piacere di
comprendere quanto sia grande ancora una volta il potere della parola e le
implicazioni che ne derivano.
Franco Seculin
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