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  Letteratura  »  Aurelio Caliri, artista e sognatore, di Salvo Zappulla 22/10/2010
 

Aurelio  Caliri

artista e sognatore

di Salvo Zappulla

 

 

Aurelio Caliri è un artista nel senso più ampio del termine, si cimenta nella letteratura, nella musica, nel disegno è sempre con eccellenti risultati. Nelle sue opere emerge una Sicilia arcaica, dai suoni e gli odori pungenti, un atto d'amore il suo, un sogno poetico, un legame indissolubile con questa terra dal fascino mistico. Nel disegno, arte in cui pochissimi artisti riescono ad esprimere il proprio talento, Caliri apre squarci di luce nel passato, e le sue pietre, le case con le tegole, i monumenti acquistano anima, armonia, vita propria. Salvatore Fiume, personaggio spigoloso quanto eccentrico, che difficilmente faceva sconti a qualcuno, rimase letteralmente rapito dai disegni di Aurelio e decise di valorizzarli forte del suo carisma. “Ritengo che egli sia forse l'unico che col disegno abbia raccontato i silenzi della Sicilia più antica”. Parole del Maestro.
Il disegno di Caliri è figurativo, barocco, pietre e costruzioni antiche si intrecciano in perfetta armonia, in un susseguirsi di segni brevi e nervosi, come folletti impazziti che dalla sua mente smaniano per uscire e consacrarsi all'arte. La tecnica a china in bianco-nero lo rende essenziale, asciutto nella sua immediata fruibilità. Altro aspetto rilevante nelle sue opere è l'assoluto spazio lasciato al paesaggio, immortalato e consegnato all'oblio, privo di presenze animate ed effimere. La Terra, palcoscenico e personaggio che si nutre di se stessa e di null'altro necessita, in un rapporto di luci e ombre che assurgono a Mito. La stessa Sicilia emerge nella sua attività di compositore e narratore, storie che riaffiorano da un tempo remoto, di chiara impronta verista, anche se nelle composizioni musicali Caliri spazia in un campo più ampio con assoluta originalità e freschezza di espressione.
Nativo di Buscemi (SR), si è laureato in Filosofia all'Università di Messina ed ha insegnato materie letterarie nelle scuole Medie. Nell'86 ha lasciato l'insegnamento per dedicarsi a tempo pieno all'attività musicale e al disegno, con particolare attenzione ai paesaggi siciliani. Prima dell'avvento del cd, ha pubblicato quattro album; quindi il libro “Sicilia ieri e oggi”, una storia inusuale dell'Isola vista attraverso testi, musiche, immagini e racconti, tradotto in lingua tedesca e diffuso dalla Società Italiana “Dante

Alighieri” in Germania.
Le sue molteplici composizioni sono state eseguite in Italia e all'estero e illustri interpreti, tra cui il tenore Giuseppe Di Stefano, hanno cantato le sue canzoni. Ha tenuto concerti per le reti Rai ed ha composto dei brani strumentali che hanno fatto parte delle colonne sonore di diverse trasmissioni televisive e dei film “Nerolio” e “Il macellaio”, per la regia di Aurelio Grimaldi.
Ha collaborato per molti anni col pittore-poeta Salvatore Fiume di cui ha musicato alcune poesie d'amore. Questo lavoro ha dato vita ad un concerto e a un cd, “Ballate d'amore”. Nel 96 ha conosciuto la poetessa Alda Merini e da questo incontro è nato un sodalizio artistico che si è concretizzato in una rappresentazione teatrale molto delicata e intensa.  Nel 2009 ha pubblicato il cd “Canto alla luna”, che contiene 13 poesie d'amore, musicate da Caliri e interpretate da Gabriella Rolandi, la quale per anni ha collaborato con il pianista Giorgio Gaslini.
I suoi disegni sono stati esposti nelle più importanti gallerie d'Italia e le sue mostre sono state presentate da Salvatore Fiume, Fortunato Pasqualino, Piero Guccione, Francesco Gallo e Vittorio Sgarbi.
Nel 2000 ha pubblicato una raccolta di racconti autobiografici dal titolo “La voce del vento”, con prefazione di Antonio Di Grado, a cui è abbinato un cd che propone sue composizioni, sia vocali che strumentali, due delle quali sono eseguite da Bruno Canino.
Nel 2003 ha pubblicato il cd “Bruno Canino interpreta le musiche di Aurelio Caliri
insieme al libro “Rapsodia”, che comprende tutti gli spartiti arrangiati così come li esegue il grande pianista napoletano. Quindi, nel 2005, una raccolta di testi e musiche dal titolo “E' tornato Natale”, corredata da un cd.
Ultimamente ha pubblicato “La barunissa di Carini”, un libro con allegato cd, che ripropone il famoso dramma del 500, tradotto in molte lingue e concepito in modo nuovo sia per l'impostazione teatrale sia per le musiche originali composte da Caliri su versi rielaborati dal poeta Salvatore Camilleri. Infine, ha dato alle stampe il volume “Pablo- Storie di Sicilia”, trentuno racconti con prefazione di Nicolò Mineo, con annesso il cd “Il pianino”.
Da circa due anni collabora col tenore Marcello Giordani, per il quale ha composto diverse canzoni. Giordani, famoso negli Stati Uniti, è stato paragonato a Giuseppe di Stefano per la purezza e l'espressività della voce.

 

 

 

Nella foto Aurelio Caliri con Alda Merini

 
©2006 ArteInsieme, « 014091399 »