Aurelio Caliri
artista e sognatore
di Salvo Zappulla
Aurelio Caliri è un artista nel senso più ampio
del termine, si cimenta nella letteratura, nella musica, nel disegno è sempre
con eccellenti risultati. Nelle sue opere emerge una Sicilia arcaica, dai suoni
e gli odori pungenti, un atto d'amore il suo, un sogno poetico, un legame
indissolubile con questa terra dal fascino mistico. Nel disegno, arte in cui
pochissimi artisti riescono ad esprimere il proprio talento, Caliri apre squarci di luce nel passato, e le sue pietre,
le case con le tegole, i monumenti acquistano anima, armonia, vita propria.
Salvatore Fiume, personaggio spigoloso quanto eccentrico, che difficilmente
faceva sconti a qualcuno, rimase letteralmente rapito dai disegni di Aurelio e
decise di valorizzarli forte del suo carisma. “Ritengo che egli sia forse l'unico che col disegno abbia raccontato i
silenzi della Sicilia più antica”. Parole del Maestro.
Il disegno di Caliri è figurativo, barocco, pietre e
costruzioni antiche si intrecciano in perfetta armonia, in un susseguirsi di
segni brevi e nervosi, come folletti impazziti che dalla sua mente smaniano per
uscire e consacrarsi all'arte. La tecnica a china in bianco-nero lo rende
essenziale, asciutto nella sua immediata fruibilità. Altro aspetto rilevante
nelle sue opere è l'assoluto spazio lasciato al paesaggio, immortalato e
consegnato all'oblio, privo di presenze animate ed effimere. La Terra, palcoscenico e
personaggio che si nutre di se stessa e di null'altro necessita, in un rapporto
di luci e ombre che assurgono a Mito. La stessa Sicilia emerge nella sua
attività di compositore e narratore, storie che riaffiorano da un tempo remoto,
di chiara impronta verista, anche se nelle composizioni musicali Caliri spazia in un campo più ampio con assoluta
originalità e freschezza di espressione.
Nativo di Buscemi (SR), si è laureato in Filosofia
all'Università di Messina ed ha insegnato materie letterarie nelle scuole
Medie. Nell'86 ha lasciato l'insegnamento per dedicarsi a tempo pieno
all'attività musicale e al disegno, con particolare attenzione ai paesaggi
siciliani. Prima dell'avvento del cd, ha pubblicato quattro album; quindi il
libro “Sicilia ieri e oggi”, una storia inusuale dell'Isola vista attraverso
testi, musiche, immagini e racconti, tradotto in lingua
tedesca e diffuso dalla Società Italiana “Dante
Alighieri” in Germania.
Le sue molteplici composizioni sono state eseguite in Italia e all'estero e
illustri interpreti, tra cui il tenore Giuseppe Di Stefano, hanno cantato le
sue canzoni. Ha tenuto concerti per le reti Rai ed ha composto dei brani
strumentali che hanno fatto parte delle colonne sonore di diverse trasmissioni
televisive e dei film “Nerolio” e “Il macellaio”, per
la regia di Aurelio Grimaldi.
Ha collaborato per molti anni col pittore-poeta Salvatore Fiume di cui ha
musicato alcune poesie d'amore. Questo lavoro ha dato vita ad un concerto e a
un cd, “Ballate d'amore”. Nel 96
ha conosciuto la poetessa Alda Merini e da questo
incontro è nato un sodalizio artistico che si è concretizzato in una
rappresentazione teatrale molto delicata e intensa. Nel 2009 ha pubblicato il cd “Canto alla luna”, che
contiene 13 poesie d'amore, musicate da Caliri e
interpretate da Gabriella Rolandi, la quale per anni
ha collaborato con il pianista Giorgio Gaslini.
I suoi disegni sono stati esposti nelle più importanti gallerie d'Italia e le
sue mostre sono state presentate da Salvatore Fiume, Fortunato Pasqualino,
Piero Guccione, Francesco Gallo e Vittorio Sgarbi.
Nel 2000 ha
pubblicato una raccolta di racconti autobiografici dal titolo “La voce del
vento”, con prefazione di Antonio Di Grado, a cui è abbinato un cd che propone
sue composizioni, sia vocali che strumentali, due delle quali sono eseguite da
Bruno Canino.
Nel 2003 ha
pubblicato il cd “Bruno Canino interpreta le musiche di Aurelio Caliri” insieme al libro “Rapsodia”, che comprende
tutti gli spartiti arrangiati così come li esegue il grande pianista
napoletano. Quindi, nel 2005, una raccolta di testi e musiche dal titolo “E'
tornato Natale”, corredata da un cd.
Ultimamente ha pubblicato “La barunissa di Carini”,
un libro con allegato cd, che ripropone il famoso dramma del 500, tradotto in
molte lingue e concepito in modo nuovo sia per l'impostazione teatrale sia per
le musiche originali composte da Caliri su versi
rielaborati dal poeta Salvatore Camilleri. Infine, ha dato alle stampe il
volume “Pablo- Storie di Sicilia”, trentuno racconti
con prefazione di Nicolò Mineo, con annesso il cd “Il
pianino”.
Da circa due anni collabora col tenore Marcello Giordani, per il quale ha
composto diverse canzoni. Giordani, famoso negli Stati
Uniti, è stato paragonato a Giuseppe di Stefano per la purezza e l'espressività
della voce.
Nella foto Aurelio Caliri
con Alda Merini