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  Letteratura  »  L'incontro di due vite, di Maria Teresa Santalucia Scibona, edito da Sampognaro&Pupi e recensito da Salvo Zappulla 11/02/2011
 

L'incontro di due vite

 

Conosco Maria Teresa Scibona ormai da qualche anno,  mi sono commosso, divertito, angosciato a leggere le sue liriche, i suoi interventi arguti nei blog, ora impregnati di malinconia,  ora autoironici, frizzanti, soffici e pesanti come nuvole cariche di lacrime. Cara dolce Tessy. Eppure ogni volta riesce a sorprendermi con  libri che sembrano piccoli tesori consegnati alla memoria. Questa donna, minata nel fisico dalla malattia, ha la capacità di rigenerarsi, di assimilare nuova linfa dalle radici della sua straordinaria intelligenza e tramutarla in poesia. Anche questa recente pubblicazione  (L'incontro di due vite, edito dalla Sampognaro&Pupi,  pagg. 72, € 12,00)  ha i toni lirici della poesia d'autore. Un epistolario con Mario Verdone, lo studioso, il grande esperto di cinema che ama il movimento futurista.  Casa li unisce? Come si cementa l'amicizia tra un uomo e una donna così apparentemente distanti?  Goethe le chiamerebbe affinità elettive. Maria Teresa riuscirebbe a scardinare anche i cuori più arcigni. Mario possiede l'umiltà dei grandi, è un buono  sempre in giro per il mondo,  a ricevere premi o per lavoro. Eppure non dimentica la sua amica, si apre, le confida i suoi momenti di malessere, i piccoli incidenti di percorso. Questo libro diventa un documento prezioso che consacra l'incontro tra due spiriti eccelsi.

 

Salvo Zappulla

 
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