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  Letteratura  »  Il sogno del cicloamante, di Giuseppe Virnicchi, Collana Editoriale Advvice, recensito da Giuseppe Iannozzi 21/02/2011
 

Il sogno del cicloamante

Napoli raccontata tra sogni biciclette delusioni

Il nuovo romanzo di Giuseppe Virnicchi

di Giuseppe Iannozzi

 

 

Napoli sogna. Spera. Napoli è di un giovane che domani si laurea. Ma Napoli non è la città delle possibilità, perché come cantava Gaber “non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono”.

Luisella è bella, è giovane, è innamorata. Ci vuol niente perché la sua spensieratezza voli via. Non ancora adulta, la giovane decide di tenere il figlio che porta in grembo. Luisella ama Giovanni, un ragazzo che ce la può fare, che potrebbe far carriera grazie alle sue gambe e alla sua passione per il calcio. Il fato vuole però che Giovanni non possa più giocare a calcio. I due giovani si sposano comunque e mettono famiglia a dispetto delle difficoltà cui andranno incontro. Sono entrambi giovani ed hanno fede in sé stessi, nelle loro forze. Giovanni si arrabatta, Luisella per aiutare il marito fa la donna delle pulizie. E' lei una donna verace, sanguigna e sincera, forse un po' troppo ingenua. La sua bellezza non passa inosservata. Gli uomini se la mangiano con gli occhi, le femmine invece sparano alle sue spalle cattiverie d'ogni sorta. Emanuele è il figlio maggiore di Luisella, un giovane brillante che ha un sogno, quello di diventare uno scrittore pubblicato. Le capacità non gli mancano e ben lo sa il suo amico Giuseppe, signore d'altri tempi, con la passione per la bicicletta da quando è andato in pensione.

Il tempo passa, anche per Luisella che si consuma le ginocchia per pulire scale e appartamenti altrui. Luisella tace, non dice che dove lavora c'è chi ha le mani troppo lunghe. Tace per vergogna e per paura, perché se parlasse il suo Emanuele potrebbe non diventare mai uno scrittore. La gente per cui lavora è di quella con le mani in pasta, gentaglia cinica che può fare il bello e il cattivo tempo. Mentre la madre cerca di evitare le avances del suo datore di lavoro, Emanuele tenta di pubblicare il suo libro; ben presto scopre però che l'editoria non pubblica i giovani meritevoli. Dopo diverse esperienze negative con i mostri dell'editoria a pagamento, Emanuele realizza l'idea che l'editoria non riconosce la meritocrazia. Per pubblicare o devi essere un assassino o una velina politicizzata quando non una famosa escort legata a lobbies, a P2 e P3 del momento. Il sogno del giovane, nel corso dei mesi, diventa un dramma che poco o nulla ha di kafkiano perché troppo compromesso nel realismo.

Giuseppe Virnicchi, con uno stile asciutto e realistico, seminando di tanto in tanto nel costrutto narrativo solo poche tracce sentimentali, racconta una storia di tutti i giorni: chi oggi vince non è il più intelligente o il più capace, è invece chi ha le mani in pasta. Napoli viene eletta a fulcro del malaffare italiano, dove il disprezzo è tutto per il talentuoso mentre il plauso viene tributato a gente dappoco, a vaiasse e politicanti.

“Il sogno del cicloamante di Giuseppe Virnicchi (realizzato con la collaborazione editoriale Advvice; prefazione Prof.ssa Carmela Politi Cenere ‘scrittrice Presidente Ass. Culturale Emily Dickinson) è un romanzo che racconta la storia di una società che non è nulla affatto la migliore delle società possibili. La nostra, purtroppo.

Giuseppe VirnicchiIl sogno del cicloamante  prefazione Prof.ssa Carmela Politi Cenere – pagine 104 – coll. edit. Advviceprezzo 10 Euro

 

 

 
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