La punizione.
Catania 1976: quattro ragazzi spariti
nel nulla
di Salvatore Scalia
Marsilio Editori
www.marsilioeditori.it
Narrativa romanzo
Collana Gli specchi della memoria
Pagg. 135
ISBN 8831788655
Prezzo € 11,00
Una
storia di ordinario degrado, scaturita dalla penna di un giornalista sornione e
smaliziato che ha saputo far risaltarne i suoi contorni più crudi e grotteschi.
La Sicilia con le sue contraddizioni e le sue infinite risorse, in un romanzo
che è insieme cronaca e storia, vita degli umili, scavo psicologico e denuncia
sociale; che traccia le linee di una condizione
profonda, antropologica, del popolo siciliano. Scalia non dissimula la sua
ironia sottile: si può essere contemporaneamente devoti a Sant'Agata e al boss
della città. Si può trainare la statua della santa, riverirla e subito dopo
salire sulla vespa per andare a fare uno scippo. Questo di Scalia è un romanzo
tratto da un fatto di cronaca, scritto quasi con tenerezza, con una prosa
lirica che suscita profonda emozione nel lettore; luoghi e avvenimenti hanno
trapassato la storia e il costume della terra siciliana. La disputa interna per
la supremazia attorno al microcosmo provinciale lo rende partecipe di un clima
che è proprio di tutto il romanzo, del suo stile limpido e nitido. I
protagonisti sono bambini con i loro sogni di gloria. Anche diventare un killer
famoso è un sogno importante per un bambino del quartiere San Cristoforo di
Catania. Bambini che non hanno mai conosciuto la gioia di ricevere un regalo o
una carezza. Sogni che si infrangono a causa di un incidente di percorso: avere
inavvertitamente mancato di rispetto alla madre del boss. Un'onta che va lavata
col sangue. Tutte le madri sono uguali ma, come direbbe Orwell, alcune sono più
uguali delle altre. A mancare di rispetto alla madre del boss si rischia “La punizione”, a uccidere i figli delle
madri del San Cristoforo si viene assolti perché non si è trovato il corpo del
reato. Scalia ci regala un grande affresco, ci fa sentire i profumi di una
Catania popolare che arrostisce all'aperto carciofi e carne di cavallo;
folklore, maschere beffarde, grottesche e patetiche. Non a caso la storia si
apre con la figura di Pippo
Pernacchia, indimenticabile personaggio catanese ( Una
pernacchia mille lire, due pernacchie duemila lire…) che ha inventato la
professione di pernacchista con tanto di qualifica e bollo municipale. Omertà e
degrado, miseria e sottomissione, paura e lotta per la sopravvivenza. Dramma
nel dramma, la cappa opprimente della mafia è così forte da costringere quattro
madri, che hanno visto sparire i propri figli nel nulla, a non sporgere
denuncia. E così quattro adolescenti possono venire cancellati con un colpo di
spugna senza che nessuno li cerchi, come non fossero mai esistiti. Un
romanzo che è anche vibrante scossa al silenzio, squarcio al velo macabro
dell'omertà.
Salvatore
Scalia è nato a
Mascalucia, provincia di Catania, il 16 gennaio 1950. Laureato in Lettere
classiche presso l'Università di Catania con centodieci e lode con una tesi di
letteratura moderna e contemporanea su “Senilità” di Italo Svevo, è giornalista
professionista. Dal 1986 è caposervizio Cultura e spettacoli del quotidiano “La
Sicilia” di Catania, cura essenzialmente la pagina culturale. E' corsivista e
fondista e, nella pagina dei commenti, tiene una rubrica quotidiana di varia
umanità, “Appunti”. E' autore di cinque libri: “Il vulcano e
la sua anima”, “Processo a Bixio”, “Teatro. Trilogia del malessere”,
“Appunti” e il romanzo “La punizione. Catania 1976: quattro ragazzi spariti nel nulla”. Il 5 agosto 2001 ha esordito come
autore teatrale alla rassegna internazionale Taormina arte con il monologo
“Confessione di un pentito” prodotto dalla compagnia Qp di Milano. Un altro suo
dramma “L'estorsione” è andato in scena al Teatro Stabile di Catania, prodotto
dallo stesso Stabile. Ha vinto diversi premi: da quello letterario Città di
Randazzo per “Il vulcano e la sua anima” al premio Simpatia che si dà a Roma in
Campidoglio, dal Telamone di Agrigento al Martoglio di Belpasso per “Trilogia
del malessere”. Per “La Punizione” ha vinto il premio Vittorini sezione Opera
prima.
Salvo Zappulla
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